sábado, 26 de noviembre de 2011

Argentina: il mondo nuovo di Angelo Giacopuzzi

 

 

 

Il giornalista veronese Lino Benedetti ci ha gentilmente passato questa lettera che riproduciamo. Egli l'ha avuta dal signor Alviano Cabrusà ed è di Angelo Giacopuzzi, sposato con Osanna Ronconi, residente in contrada Coste di Sant'Anna d'Alfaedo (Verona), imbarcatosi a Genova con la moglie il 20 aprile 1883. Destinazione: Argentina, Gualeguay. Nella lettera manca la firma, andata probabilmente perduta con l'ultimo foglio. Il riferimento, contenuto nella lettera, a Don Gregorio Moràn, fa pensare che il territorio in cui Angelo si stabilì fosse la Colonia Moràn, fondata intorno al 1880. Scrive in proposito Antonio Hernàn Fumaneri: "La tradiciòn nos indica que un integrante de la familia Moràn, hizo su luna de miel matrimonial en la regiòn del Vèneto y allì invitò a muchas familias a venir a Argentina, aprovechando las leyes de Inmigraciòn vigentes y darles trabajo en su campo, pues les habìa dado una buena impresiòn la gente de esa zona italiana. Este hecho ocurriò aproximadamente en 1880. ... Gregorio Moràn fuera hombre de la polìtica de Galeguay y ocupara distintos cargos en los gobiernos provinciales y municipales. ... Esta Colonia, a diferencia de muchas otras de esta provincia, no se trata de una Colonia creada o fundadapor el gobierno sobre terras fiscales, sino que por el contrario no hay otra constancia de creaciòn que no fuera la voluntad de los propietarios de la tierra que se inscribieron como receptores de inmigrantes, a los cuales los recibìan en el Hotel de Inmigrantes y a su cargo los transladaban hasta su campo y allì se les asignaba un lote del mismo, facilitàndoseles las herramientas de trabajo y los medios para construir su vivienda. La forma de pago era un porcentual de lo producido". Il Fumaneri, di cognome certamente veronese, elenca alcune famiglie dei "pionieri" della zona, i cui cognomi in buona parte appartengono al territorio intorno a Sant'Anna d'Alfaedo: Benedetti, Benetti, Campostrini, Chessini, Fraccaroli, lo stesso Fumaneri, Marconi, Melchiori, Ronconi, Spiazzi, Tommasi, Vallenari, Zivilonghi.... 


Argentina: il mondo nuovo di Angelo Giacopuzzi

Gualaguai (Gualeguay) li 29 giugno 1883

 
Amati Genitori
Eccomi a voi miei prediletti genitori fratello e sorelle a darvi notizia del mio felice viaggio e del nuovo mondo; noi tutti godiamo prosperosa salute e così spero di voi tutti.
Partimmo dalla misera Genova il giorno 20 aprile. Abbiamo costeggiato la Francia e la Spagna, veduto abbiamo le coste dell’Affrica, le Isole Canarie, lo stretto di Gibilterra, le Isole di Santa Croce, e cioè Antonio, arrivati siamo all’isola di San Vincenzo, colà fermati due giorni.
Io e mia moglie ebbi il piacere unito con compagni d’andare a terra, e ho veduto un bel paese abitato da mori, con monti amirabili senza vegetazione di sorta, gran calore, sono 14 anni che non casca pioggia.
L’isola di San Vincenzo (gran porto, che tutti i legni si deve fermare a prendere Carbone) appartiene all’Inghilterra.
Il giorno 7 maggio per il grande Attlantico arrivati siamo il giorno 4 giugno a Montevideo senza vedere terra di sorte e ivi fermi tre giorni per scaricare merci.
La sera del 7 detto partimmo, e arrivammo a Buonesaire. La mattina dell’8 che distante dalla città restano i legni 15 miglia.
Dopo il mezzogiorno venne un elegante vaporino. E la comissione Argentina ne condusse nella vasta e bella città di Buonesaire, in un bel stabilimento di ammigrazione....... ...........
E il 5° giorno siamo partiti per Gualaguai e abbiamo fatto 4 ore di ferrata e 20 di un vaporino che percorre il fiume Rio. Più un’ora di ferrata e siamo arrivati a Gualaguai.
Il giorno addietro per carri siamo partiti per la Colonia, e dopo un’ora di cammino, in barca abbiamo passato il fiume Rio, e là abbiamo trovato altri carri dei nostri amati patriotti che in un’ora ne condusse alle loro case, a un’ora di notte.
Amati pa(t)riotti dalle coste leggete ben bene il presente foglio, e ritenete per fede che è vero, che il vostro fratello non v’inganna, io vi ripeto, ne pur un accento vergo che non sia vero.
Nel bastimento la spesa è buona, carne pane e vino lagume pesce e formaggio. Il viaggio è un po’ rigoroso ma ogni uno lo può fare. Noi eravamo 600. Ci era più di 60 bimbi e ragazzi di tenera età, e tutti sani arrivò a terra meno uno che era morto prima di partire da Genova, e uno venne al mondo che levatrice è stata la zia Libera.
Nello stabilimento il mangiare è buono. Caffè alla mattina, carne e minestra alle 10, caffè e sul mezzogiorno carne allesso o arosto, una quantià di non poterla mangiare. Giunti a Gualaguai, il nostro padrone ne condusse in un palazzino, e subito arrivò tre sacchi di pane, due di farina e mezzo bue, e un fiasco di vino; per taliare la carne abbiamo doperato per zocco un cossone di detto bue. Pane poco se ne mangiano, perchè alla mattina abbiamo lasiato un secchio di carne.
Una sentinella sulla porta il padrone ci hanno messo, che nessuno che entrava di noi uscisse, per timore che da altri padroni andassimo, che tutti ne volevano e tutti gridava evviva Italiani.
Giunti al fiume Rio, abbiamo trovato tutti i nostri fratelli con carri e cavalli da sella, e gridava evviva i nostri frattelli e noi non cessava gli aplausi e le grida, avete finito di sacrificare le vostre membra e in mezzo al trionfo abbiamo preso la via che sembra lo sbarco di Garibaldi a Marsalla.
La prima sera noi e quei due da Cerna abbiamo dormito in casa di uno da Treviso che sono tre anni che è qui. Io vidi da ogni lato polami, tre porchi in grassa e in quest’anno hanno fatto 400 quintali di grano.
Dopo di aver cenato ci ha cotto le patate giammai mangiò patate così buone, sono grosse come zucche, hanno la pelle nera. Che lavora in questa casa sono 2 uomini e 2 ragazzi, il vedere questo, maravigliati restammo.
Alla mattina venne Pietro che è stato a servire dai bianchi, e ne disse alla mia casa voglio che venite, e un carro con tre cavalli suoi aveva, qui siamo fino che ne abbiamo fabricato una casa.
Giunti sul posto, io vidi una vasta pianura senza alcuna pianta e terra nera senza pietre di sorta molle come un letamaio, io vidi canoti de grano turco grossi come braccia, vidi grande facilità coltivare questa terra con l’aratro e buoi.
Il padrone mantiene per un altro... la spesa e carne pane e farina a sacchi.
Genitori cari , fratello e amici qui sono tutti signori. Qui tutti vanno a cavallo, hanno buoi e carri. Noi sinora di casa nessuno pensa avere in mezzo alle gambe un (elegante) cavallo. Qui è un paradiso terrestre. Qui è il nuovo mondo e nuova vita, il clima buono acqua buona. In 27 famiglie nessuno si è mai ammalato. Noi tutti tre volte al giorno mangiamo carne con grande appetito (che i pantaloni mi sono venuti stretti).
Aveva ragione Pietro di dire a suo fratelllo che dia un calcio nel campan... e che mangia più carne lui che tutto il paese di Requaro.
Noi tutti briliamo di gioia all’essere in questa palestina e giammai ci verrà in memoria la misera Italia. Un solo giorno alla settimana chi lavora , vivono da signori.
Amata mia famiglia, caro guazzo Simone, Costi, e tutti levatevi da quelle miserie e venite a me vicino, che terra cavalli vacche e buoi ce ne anche per voi.. Il nostro padrone vi accetta. Non dubitate che il vostro figlio v’inganna. Vendete, e in quest’autunno a me vicino v’attendo. Il grande fallo che avete fatto è stato non avermi seguito.
Una famiglia che ..8?. anni travaglia terra si da parte una somma vistosa da vivere, anche se ritorna in Italia.
Qui non fa bisogno a aspettare per vedere cosa produce la terra: si vede quella coltivata da 3:4 anni fa e quella è a noi attacco. Hanno cominciato la ferrovia da Gualaguai a Gualaguagiù e passa per mezzo a questa Colonia. Il comercio cè. Il Frumento valle 18 e il grano Turco 12 lire al quintale.
Noi compiangemmo il non essere venuti 10 anni prima dalle miserie d’Italia. Una famiglia composta di due o più uomini atti al lavoro, in otto o dieci anni si fanno ricchi.
Venite amati genitori. Venite o guazzo, venite o Costi, che la fortuna l’avete in braccio. Io mi sembra di avervi spiegato abbastanza che convinti sarete, e che in voi ne pur un’ombra vi sarà, che il vostro figlio vi tradisca, col cuor libero , e colla mente serena vi chiamo e vi aspetto colle braccia aperte a godere i giorni felici.
Io ed anche il zio avevammo potuto prendere 12 lire al giorno a lavorare di Ruote; non abbiamo accetato, l’arte più rica qui è quella di prender la terra (e far Carbone). Per tre anni la racolta è tutta di chi lavora e poi si divide col padrone, un terzo al padrone, e due di chi lavora.
Genitori e amici senza altre lettere intraprendete il viaggio e fate come qui appresso vi dico e non sbaliate, scrivete a Saviotti che abita in piazza Banchi n 3 Genova che eseguisca quanto ha eseguito per noi.
Per i passaporti il prezzo è di Lire 158.50. Non fa bisogno di venire a Genova a fare il contratto come noi. Le casse fatele ben forte e grande come volete, bene inchiodate con forte seratura, che sul bastimento non paga niente, se anche ne avesse due o tre casse di qualunque peso. Ma è meglio farne due o tre, invece di una, perchè vanno meglio da maneggiare e che siano di mezzo quintale e non più. Robba di vestimenta biancheria atrezzi di cucina arte da taglio, pietre e piante da segare, piatti di terra, e ogni famiglia si prenda due scarte voltate e battute: piccole da dar la terra al grano Turco. Ma non dimenticate questa biancheria e calzatura, quanta ne potete. In pezza pagano dazio. Non vi dimenticate Arme da fuoco. Mi dispiace all’infinito il non avermi portato dietro un’arma. Prendetevi a Genova 15 o 20 limoni per ogni uno, e ciocolata, unica roba per il gomito (vomito). I primi giorni mangiate poco e roba sutta. Prendetevi un po di formaggi e un po di salame, ma questo prendetelo a Verona. Portatevi con voi letti e questi si involge in una tela e poi si legano con fillo di ferro senza metterli nelle casse, che io mi dispiace a non averlo portato.
Portate quanto avete. Da Genova innanzi non pagano niente. I bagagli impostateli a porta Vescovo e fateli andare a grande velocità. Vi raccomando di restare bene intesi con Saviotti, di non montare su un legno come noi, da impiegare giorni 50. Montate possibilmente su un legno Francese. E se è Italiano Colombo Umberto o Sud America e Nord America. Non montate su altri.
Nello stabilimento a Buonesaire un giorno dopo di noi ne sono venuti 1800 che sono partiti da Genova il 17 maggio su un Legno Francese. Ma rio Plata ha una macchina antica, riguardo alla Caccia dirvi io non vi posso, ce ne sono Cunilli selvatici, Colombi a nuvole, Anatre, Oche, Pernice, una quantità: è tre giorni che mangiamo Pernice, il zio in mezz’ora ne uccise 6. Ma la polvere è cara, costa 8 lire al chilogrammo e i pallini lire 4.
Io non finirei giammai di dirvi le ricchezze che qui giacciono.
Riguardo al farte ricco saria se qui prendesse terra. Ma l’arte poco.
Genitori cari e fratello, ora assieme io sono con due da Cerna e prendiamo la Colonia assieme. Il padrone vuole che riposiamo 15 o 20 giorni e viene a consegnarci la Colonia  di 120 Campi ed è dietro a condurre materiale per fabbricare, io la faccio fabbricare grande dicendo al padrone che in questo autunno viene la mia famiglia: che io non dubito punto, che a me vicino non venite. Ma se alle Coste volete rimanere a tribolare, vi prego che se ne viene di mandarmi la Schioppa: una scarta voltata e un coltello dai due manichi che l’ho perduto. E se venite tutti portatemi roba di vestimento e calzatura, capeli se potete.
Amati genitori in Novembre al più tardi io v’aspetto a me vicino. Portate tre o quattro chili di polvere, portate via quanto avete in casa, vecchie scarpe che serve. Quando site a Milano telegrafate a Saviotti che vi venga a ricevere alla stazione di Genova.
Appena giunti a Buonesaire telegrafate a Gualaguai a Don Gregorio Moran. Che io verrò incontro come ha fatto Ventura con noi. Di termine alla presente e replico la mia preghiera: eseguite i voleri del vostro figlio che giammai vi dispiacerà: non abbiate timore del mare ch’è un poco di gomito i primi giorni e poi più nulla.
Io e l’Osana vi diamo i più amati saluti augurandovi bene e felicità. Nonchè un felice viaggio.
Cari saluti date alle mie sorelle e cognati.
Salutiamo caramente tutti i Razzari.
Cari saluti a tutti della contrada. E che gli ringrazio del compagnamento e benevolenza all’atto della mia partenza.
Date caro saluto al bimbo di Rodolfo e la sua famiglia: che fra pochi mesi a noi vicino aspettiamo: che finito avrà le sue angoscie e tribolazioni.
Ricevete un tenero bacio e mi prego vostro figlio pieno di gioia e trionfo. Addio.
L’Osana e io diamo distinti saluti a tutta la sua famiglia e sorelle.
Non portate roba in pezza che pagano dazio.
Tanti saluti a voi caro padre ed alla Gravazza da Pietro (che è sua comare). Dopo letta vi prego di mandarla ai Ronconi, che anche essi sappia le notizie di questo Paradiso.
Caro fratello la polvere, quando monti sul bastimento, mettetela in tasca, perchè paga dazio e proibita nelle casse, ma in tasca non guarda. Predi 5 o 6 chili di pallini numero 7. Oggi giorno di San Giovanni Battista, in 2 ore, uccisi dieci pernice e in questa sera ne mangiammo 7 in 7. Se poi compera una Schioppa, si racomando caldamente e impronto riscontro, e quali sono le famiglie che qui nella America viene. Addio, fratello amato. Io compiango le tue fatiche. Ora qui è d’inverno. 

domingo, 13 de noviembre de 2011

IOANNA BRAU - BOLOGNA - EMILIA ROMAGNA - ITALIA

 POESIE


IOANNA BRAU è' NATA A BOLOGNA (ITALIA  IL 25 NOVEMBRE SOTTO IL SEGNO DEL SAGITTARIO)
HA STUDIATO NELLA SUA CITTA' ED ABITA NEL CENTRO STORICO BOLOGNESE
SI DILETTA DI SCRITTURA E POESIA SIN DALL'ETA' SCOLARE


IN QUESTA NOTTE

Passi che affondano
tra neve che danza
al comando del vento!
Questa notte
di vuoti a perdere
dentro ad un cuore
che ha ricordi
che si fan brina
e cristalli di lacrime!
Si spengono le luci
su questa recita
senza applausi
mentre la neve
riprende a danzare
incurante di me!


 L'ALIENAZIONE

I dolori son petali d'anima
caduti dal cuore!
Giacciono scomposti
tra pieghe di trascorsi!
Son leggende lontane
di Fate Morgane.
Riemergono a tratti
con cappellai matti
e conigli distratti!
Sono eterni racconti
di confusi resoconti,
in un paese di meraviglie,
chiuso dentro a bottiglie!
Il tempo senza lancette
lancia freccette
d'illusioni e delusioni:
senza più passioni!


L'AUTUNNO

La natura s'addorme,
tra l'umido di foglie
ormai cadute.
Nebbia m'accarezza
mentre colori coprono i rami
ancora......
Un canto in lontananza
sale e si perde.
Un cercator di funghi
attarda il passo.
Dalla brughiera
canto d'allodola
il cor m'incanta.
E di felicità m'è pieno il cuore.
E' meriggio d'autunno
il ciel s'addombra.
Il passo mio s'affretta
nell'incontrar la sera!


NOVEMBRE PIAZZA MAGGIORE A BOLOGNA
Due Ombre
oltre una falce di luce
strette in un abbraccio.
Due ombre
in un angolo di via
mentre San Petronio
sullo sfondo della piazza
mostra la sua faccia migliore.
In questa notte senza stelle
ogni cosa sprofonda e si perde
mentre foschie in ogni angolo
sbiadiscono le case.
La gente non s'attarda.
Appare, passa e si perde:
chissà dove......
Solo due ombre
incuranti di tutto
fanno nuvolette di fiato
sussurrandosi d'amore


SOLO PER I TUOI OCCHI

I TUOI OCCHI: DUE SMERALDI
DONATI AL MIO SGUARDO
NELL'IMMENSO SPAZIO
DI QUESTO MOMENTO.
MENTRE QUESTO AMORE
MI DANZA SUL CUORE
E NOI ABBRACCIANDOCI
CI SCAMBIAMO SORRISI!


COME ROVI GLI ADDII

Come rovi
sento le tue parole
lasciar graffi al cuore
che muto adesso sta
vinto e sconfitto.

MENTRE TU SDRAIATO ACCANTO A ME:SORRIDI....

Ritorno
e come ogni volta
riapro le mie valigie
di vita già stata!
E riallineo gli umori, i sorrisi,
i dolori, i pretesti ed i vissuti!
Sono tutti lì, sdraiati
in bella mostra sul mio cuore!
E tu che sai di loro
guardi, accarezzandomi!
E tra una lacrima
ed un sorriso
mi sussurri d'amore!


ERA IL TEMPO......

Era tempo di glicine e sole
sui vetri:al mattino......
Di rumori smorzati, garbati,
di voci soffuse, di donne sedute,
sulle soglie............
a parlar di chissà che segreti.......
e di uomini rudi al lavoro nei campi,
a lottar con la terra, che tutto sotterra.
...e di coltri spostate: per l'afa...
nei riposi di meriggi: assolati.....
e d'assenze di giovani coppie
nell'ombra: defilate....
per amori puliti e sentiti nei cuori.....
Io bambina in quell'estati lontane,
a saltare nell'aia e per fossi...
e a camminar pei campi di buon passo
e spaventar lucertole e formiche...
in fondo: simpaticamente amiche....
Era l'estate dei miei dieci anni,
pria della tua dipartita dalla mia vita:
....................oh padre!.....................


martes, 8 de noviembre de 2011

ARGENTINOS EN SAN MARINO



Agradecemos a nuestros amigos argentinos en este pequeño país, enclavado en la Emilia Romagna, Italia, que nos han escrito contándonos como viven nuestros compatriotas allí. Es una república de más de 1000 años.

En San Marino viven unos 500 o 600 argentinos, de una población total de 32.000 habitantes, y una superficie de 61 km2. En Argentina existen algunas asociaciones de sanmarineses, como en Jujuy, Pergamino o Córdoba.
El país es montañoso, pero económicamente ha tenido un boom , especialmente desde los mediados de los 80' hasta más o menos el 2007
En San Marino existe una Asociación de Residentes Argentinos, que tiene unos 3 años, y tratan de mantener viva las costumbres y tradiciones de nuestra Patria. Se reunen temporalmente en un lugar otorgado para esta clase de Instituciones, por el Gobierno de la República. Entre los proyectos que tiene la actual Comisión que los agrupa, está encontrar un punto de reunión propio, favorecer proyectos culturales, como la enseñanza de la lengua española, cursos de bailes típicos argentinos como el tango, de cocina argentina, hacer una Misa Criolla, etc. Además cuentan con una página web que funciona como Boletín o Revista.
El objetivo es además funcionar como un Club, hacer representaciones teatrales de la historia argentina, como se hace en las escuelas de nuestro país, enseñando a los descendientes las costumbres de nuestra tierra.
Esta Asociación invita a todos los argentinos, descendientes y también a los sanmarineses a acercarse a ella, para mantener las raíces que los ligan a la Argentina. La Asociación le abre las puertas a todos a participar y encontrar un pedacito de Argentina en esta nación.

  Comisión Directiva:
  Presidente: Santi, Horacio Oscar
  Vicepresidente: Francini, Gabriel
  Secretaria: Francisconi, Fernanda
  Tesorero: Lattanzi, Paola 
  Revisores de Cuenta: Folli, Octavio
                                     Perricone Liliana
E-mail: arasanmarino@hotmail.it
Associazione Residenti Argentini a San Marino: fundada el 4/9/2008

jueves, 3 de noviembre de 2011

ADRIANA AZZOLINA - PARANÁ - ENTRE RÍOS - ARGENTINA


MI BIO ARTÍSTICA

Soy Adriana Alejandra Azzolina, la menor de tres hermanos, nací el 11 de Marzo de 1959 en la Ciudad de Paraná, Entre Ríos, Argentina.
Me gradué en Medicina Veterinaria en la Facultad de Veterinaria de Esperanza, Universidad Nacional del Litoral, en el año 1984. Es mi profesión y la ejerzo desde ese momento.

La vocación artística comenzó en la adolescencia, comencé pintando gatos y flores sobre madera, cerámica, platos, tablas. Las regalaba o adornaban la casa de mis padres.

Pasó mucho tiempo en que la actividad artística fue relegada por otras prioridades académicas. Estaba latente esperando manifestarse en algún momento nuevamente.

Cuando me gradué en Medicina Veterinaria, en esos meses de incertidumbre hasta que decidí mi destino profesional, pinté un tapiz sobre tela, basado en un dibujo naif que había llegado a mis manos, mide 1.5 mts x 1.5 mts y aún lo conservo.
Luego vino la etapa laboral de ejercicio de mi profesión, mi casamiento, el nacimiento de mis dos hijos, hoy jóvenes estudiantes universitarios.
En esa etapa tan rica de mi vida y con experiencias únicas como la maternidad, no había espacio para el dibujo o la pintura.

No fue sino hasta Marzo de 2011, ya con 52 años, que sentí, la necesidad de volcar mis sentimientos o colores sobre un papel.

El primer dibujo fue muy hippie y con lápices de color escolares en papel A4,
                                   después hice otro un poquito más complejo,
                                                luego hice dos collages 
                                                “PRIMER COLLAGE”
                                                   “VACAS VOLANDO”      

y a partir de ahí conocí técnicas y materiales nuevos con los cuales experimentar.

Un día subí a la web mis trabajos y para mi asombro, noté que mis dibujos eran atractivos para los demás también.

De ahí en más y hasta ahora, han surgido de mí muchos colores, formas, flores, animales, expresé ideas, sentimientos,

Mis gatos son mis fieles compañeros de pintura, me acompañan durmiéndose descaradamente sobre mis dibujos o tomando el agua para pintar. 

   
Los gatos ejercen una fascinación especial sobre mí. Amo a todos los animales y me encanta dibujarlos.

Mi familia y mis amigas son un gran apoyo, como críticos de arte, me dan sus opiniones sobre mis trabajos.

Hace pocos días creé mi BLOG de pinturas


       y paralelamente me están haciendo un website, así será más fácil difundir.

Mis expectativas son muy buenas, y estoy feliz de haber encontrado en esta etapa de mi vida esta forma de expresión  

Tel: 0343/156 20 14 34

Algunos de mis dibujos, para verlos a todos, entrar a mi Blog:







                                               “PEACE & FLOWERS”


                                            “MARÍA ANTONIETA POP”


                                                   “ 1º MANDALA”


                                                          “CEBRAS”


                                        “GATO CORAL CON FLORES 3 D”


                                            “MAMUSHKAS REBELDES”


                                                  “CHAOTIC GARDEN”


                                              “MUJER CON FLORES”


                                                          “8 CATS”

                                                  “CONEJO ALICIA”

miércoles, 2 de noviembre de 2011

PATRICK EDERA - CANTAUTORE-CANTANTE - ROMA - ITALIA


DEFINITO ERRONEAMENTE IL SYD BARRETT ITALIANO DALLA STAMPA E DAL PUBBLICO NOSTRANO, PATRICK EDERA RACCOGLIE LA STRAVAGANTE EREDITA' DI QUEI MAESTRI CHE FECERO DELLA PSICHEDELIA UN MODO DI ESSERE NON IMITANDONE MAI GLI ECCESSI MA VALORIZANDONE IN SENSO DI RICERCA ARTISTICA E PERSONALE. FONDA NEL 1996 INSIEME AD ALESSANDRO TODERI GLI Atlantide,con cui realizzera' nel 1999 il suo disco capolavoro,I MELOGRANI NELL'HAREM. FIABA,MISTICISMO E PSICHEDELIA QUI SI MISCELANO CON INCREDIBILE SPONTANEITA'. NEL 2002 IL SUO PRIMO ALBUM SOLISTA,'IL FIORE ALCHEMICO'. ALBUM CHE LO PORTERA' D'IMPROVVISO ALL'ATTENZIONE DEL GRANDE PUBBLICO SOPRATUTTO PER LE INNUMEREVOLI PRESENZE TELEVISIVE CHE IL NOSTRO REALIZZA SENZA SOSTA. UN ALBUM FONDAMENTALMENTE POP/ROCK, DOVE SPICCANO I BRANI "TRA ME E TE" E "AMORE ASTRATTO". NEL 2004 PATRICK TENTA DI DARE UN SEGUITO ALLA SUA PRIMA OPERA RIUSCENDOVI PARZIALMENTE. PUBBLICA 'TEATRO FORTUNA',UN DISCO 'SCOLLEGATO' DA TUTTO QUELLO CHE CI SI POTEVA ASPETTARE. QUALCUNO LO HA DEFINITO UN DISCO 'SCASSATO'. NON VENDE QUANTO IL PRECEDENTE,MA DAL VIVO SAPRA' CONQUISTARE NEL TEMPO MOLTI ESTIMATORI. CONTIENE L'AMATISSIMA (DA PATRICK) "mezzanotte e fragole", CANZONE TOTALMENTE IGNORATA DAI SOSTENITORI DEL TEMPO. SYD BARRETT,JEFFERSON AIRPLANE,ROBYN HITCHCOCK,LOVE, BYRDS, SONO SOLO ALCUNI DEGLI ARTISTI CHE IL PUBBLICO HA (RI)SCOPERTO ATTRAVERSO LE 500 DATE CHE IL CANTAUTORE REALIZZARA'. DEL 2006 IL SUO NUOVO ALBUM,'L'ARLECCHINO NUDO'. MUSICISTI DEL CALIBRO DI DANIELE IACONO,FABRIZIO GUARINO,FABIO FRASCHINI PRENDERANNO PARTE ALLE SESSION DI QUESTA NUOVA OPERA DI CUI RICORDIAMO LA BELLISSIMA "RE PER CASO" SCRITTA SULLE PAROLE DELLA POETESSA IOLE CHESSA OLIVARES. LA STAMPA SI RIAVVICINA ALL'ARTISTA RITENDENDO L'ALBUM "RICCO DI ECCENTRICHE MELODIE". PATRICK LO CONSIDERA "ABBASTANZA DECENTE". L'ESTATE 2006 HA VISTO IL MENESTRELLO ESIBIRSI IN CONCERTO CON I FLUIDO ROSA DI DEREK WILSON, INSIEME PER OMAGGIARE SYD BARRETT DA POCO SCOMPARSO. ESCE NEL 2007 IL SINGOLO "L'IMMAGINE" CHE CONTIENE FORSE LA CANZONE PIU' AMATA DAL PUBBLICO, "L'INCANTO". UN BRANO STRUGGENTE. SEGUITO DALLA "STELLA", UN POP ACUSTICO DI RARA FATTURA (BRANO AMATISSIMO DA PATRICK E MENO DAL PUBBLICO COME SPESSO ACCADE). SCARSISSIMA COMUNQUE LA DIFFUSIONE DEL SINGOLO IN QUESTIONE. LUGLIO 2007, ROCCA MASSIMA, PATRICK EDERA DOPO 17 ANNI DI ESIBIZIONI, 4 ALBUM E DUE SINGOLI SI RITIRA DALLE SCENE. IL 2007/2008 COMPARIRANNO SOLO DEI VIDEO FOTOGRAFICI CHE RESTITUIRANNO UN PATRICK MOLTO DIVERSO AL PUBBLICO E AI (POCHI) SOSTENITORI DELLA SUA PASSATA MUSICA. INSIEME AL SUO AMICO D'INFANZIA CLAUDIO LONGO SOGNA DI TORNARE AD ESIBIRSI CON LA VECCHIA SIGLA "AREA 51" IN UNO SHOW COUNTRY/ROCK. CON IL PIANISTA ED AMICO MAURIZIO ANGELOZZI PREPARA UNO SPETTACOLO SEMI ACUSTICO DI STAMPO CANTAUTORALE. POTREBBERO MAI FONDERSI COSE COSI DISTANTI? PATRICK AZZARDA. IL RISULTATO SONO 5 CONCERTI AFFOLLATISSIMI ED UN SUCCESSO FORSE MAI OTTENUTO PRIMA DI CRITICA E PUBBLICO DAL MUSICISTA. NEL L'INVERNO DEL 2010 COMPONE ED INCIDE DELLE MUSICHE STRUMENTALI PER UN DVD SULLA STORIA DELLA MUSICA PUBBLICATO NEL MEDESIMO ANNO SUONANDO ESCLUSIVAMENTE IL PIANOFORTE E PAD. NELLA PRIMAVERA 2010 L'EX CANTAUTORE REALIZZZA 4 CONCERTI A TIVOLI CHE IN QUANTO A PRESENZE E RISPOSTA DI PUBBLICO FANNO ECO A QUELLI DELLA STAGIONE PRECEDENTE. SUL BLOG PERSONALE TROVERETE PRESTO LE IMMAGINI. IL 4 SETTEMBRE DEL 2010 PATRICK dovrebbe FESTEGGIARE 20 ANNI DI ATTIVITA' CONCERTISTICA E DI STUDIO. NEL NOVEMBRE DELLO STESSO ANNO GLI AREA 51(PATRICK E CLAUDIO LONGO) SI ESIBISCONO A SORPRESA NEL LOCALE "FUORI TEMPO" PER POCHI INTIMI SPETTATORI. MA E' NEL 2011 CHE PATRICK TORNA SU UN GRANDE PALCO A PROPORRE UN NUOVO SPETTACOLO CHE FARA' REGISTRARE IL PIENONE DI PUBBLICO PUR MANTENENDO UN PROFILO PROMOZIONALE NON ALTO. ANNUNCIATA PER IL 2012 L'USCITA DI UN NUOVO ALBUM CON CANZONI INEDITE. -CANZONI CONSIGLIATE- - RE PER CASO- TRA ME E TE--TEATRO FORTUNA- -LA STELLA- L'INCANTO- PIU' NESSUN SOGNO- GERUSALEMME- STANCA LE ALI- IL FIORE ALCHEMICO- ..