Biografia
e Discografia Siciliano Sono band
“Siroko”
autoprodotto 2012
“Mundo
Malo” autoprodotto 2016
“Esperanza”
singolo, autoprodotto 2017
Dal
profondo sud della Sicilia, Agrigento, nasce la band Siciliano Sono,
oggi considerata una delle realtà musicali emergenti di maggiore
spicco. La band si è formata nel 2009 da un’idea del cantautore
Biagio Marino il quale, dopo aver intrapreso un percorso da solista,
completa il progetto coinvolgendo alcuni degli attuali componenti.
Così come la Sicilia è stata terra di conquista e incontro di
culture, la musica dei Siciliano Sono è un ibrido di sonorità dal
sapore latino, ska, reggae e pop che coinvolge e trasmette una
ventata di allegria che sfocia sempre in una incalzante festa per
qualsiasi età. Dopo essersi affermati in giro per la Sicilia
nell’estate del 2012 esce il loro primo lavoro, il disco “Siroko”
(Scirocco). Un disco che richiama suoni, culture ed essenze diverse
che si mescolano. L’album desta subito interesse nel panorama
musicale siciliano con grande apprezzamento di pubblico e critica. La
band rinsalda il suo equilibrio e nel 2014 esce il videoclip di “Un
mondo che non c’è” estratto dall’album “Siroko”. Nel 2015
i Siciliano Sono intraprendono un nuovo progetto “Mundo Malo” dal
quale l’album prende il nome dall’omonimo singolo. Un concept
album con uno sfondo sociale dal gusto sarcastico e al contempo
leggero, contenente undici tracce delle quali quattro in lingua
spagnola. In occasione delle feste natalizie dello stesso anno, la
band realizza il videoclip “Buon Natale 2015 dai SICILIANO SONO &
RIFLESSI STUDIOS” per porgere i migliori auguri al proprio
pubblico, proponendo così una versione originale di canti natalizi
popolari della tradizione siciliana rivisitati in stile reggae. A
Gennaio 2016 viene pubblicato il videoclip del primo singolo estratto
“Mundo malo”. Nell’aprile 2016 è la volta di “Come nacquero
le corna” secondo singolo estratto che anticiperà l’uscita
dell’intero album il 13 maggio 2016. A Marzo del 2017 presentano
“Esperanza” brano dedicato ad una storia d’amore e legato alle
conseguenze degli ultimi avvenimenti catastrofici del centro Italia.
I
Siciliano Sono:
Adriano
Clementi-batteria; Rosario Bevilacqua- basso; Francesco Nicolosi –
chitarre; Salvatore D’Addeo – tastiere; Biagio Marino – testi,
voce e musica; Adriano Carnabuci – percussioni; Alfonso Barba –
trombone; Alessio Russo – tromba.
Introduzione
al brano
Da
sempre i disagi sociali sono stati fonte di attenzione e di
ispirazione per la band Siciliano Sono che utilizzano la loro musica
per raccontarli. “Riteniamo”, dice il portavoce della band, “che
le sofferenze, la corruzione, la malavita, l'odio razziale siano
alcuni dei temi profondi, a volte spettrali sui quali riflettere per
non rassegnarsi e tirare avanti con un sorriso amaro”. La loro
musica racchiude parole e suoni che abbracciano universalmente tutte
le realtà e che miscelano lingue, pensieri e culture. Questa volta è
proprio il proprio Paese che la band vuole raccontare, ed in
particolare gli ultimi dolori patiti dal centro Italia che ha subito
in un ristrettissimo lasso di tempo terremoti, allagamenti e
valanghe. Regioni martoriate dalla potenza della natura che si è
accanita come se avesse con loro un conto in sospeso. “A peggiorare
queste tragedie le istituzioni, che con la propria impronta
devastante e opportunistica hanno compromesso le operazioni di
salvaguardia e intervento. Un modus operandi lascivo e superficiale a
scopi esclusivamente monetari e politici che non tiene conto della
sicurezza e del benessere di ogni individuo né prima né dopo eventi
drammatici come quelli appena trascorsi. Interventi fuori tempo,
costruzioni inadeguate, gestioni approssimative, che ancora una volta
vengono messe inesorabilmente a nudo dalla potenza della natura che
sembra quasi voler fare giustizia”. Esperanza è il nuovo singolo
dei Siciliano Sono, con il quale la band vuole esprimere la propria
vicinanza e condividere il disagio e la frustrazione che quegli
italiani stanno vivendo. Al di là degli errori politici, di quelli
professionali e umani, l'obiettivo è quello di raccontare e
rappresentare l'esperienza di coloro che hanno vissuto in prima
persona il dramma attraverso una storia d'amore "uccisa"
dalla violenza della catastrofe. il dolore di un uomo che impotente e
rassegnato alla natura, si vede estirpare la propria metà che perde
la vita sotto la neve. Esperanza è una rumba dalla melodia
malinconica che accompagna dolcemente il racconto fino al ritornello,
volutamente ripetitivo, che disegna la stessa continuità con la
quale si sono verificati i disastri naturali. Il ritmo è morbido,
quasi rispettoso, e silenziosamente si fa strada tra le note per non
disturbare le emozioni. Un brano prevalentemente acustico in cui
dominano gli incastri ritmico-melodici delle chitarre e del guitalele
che si poggiano su leggeri tappeti di fiati e fisarmonica. Ancora una
volta la band nella propria espressione sottolinea l'integrazione di
culture, simbolo del nome ma anche tema portante e ricorrente della
loro musica.
ESPERANZA
(Marino
Biagio)
La
ultima esperanza è di saperti ancora viva,
che
la terra ancora trema e la vita qui continua.
Siamo
tutti emigranti del pianeta proibito,
cerchiamo
la nostra pace, la troviamo in un sorriso.
Se
comprassi la speranza la pagherei a peso d’oro,
per
sentire la tua voce come canta una sirena.
Non
c’è terra in questo mare ma un immenso manto bianco,
non
riscalda questo corpo io ho già perso tutto quanto.
Ritornello
Oltre
la barriera
Oltre
oltre la barriera
Al
di là della barriera ho trovato il mio destino
Oltre
la barriera
Oltre
oltre la barriera
Al
di là della barriera ho abbracciato il mio destino
Se
resterà un ricordo sarà una stella della notte,
avrà
il suo posto fisso come il sole di ogni giorno.
La
mia mano non è servita ho guardato come Orfeo,
non
era questo il nostro addio sarò con te amore mio.
Se
comprassi la speranza la pagherei a peso d’oro,
per
sentire la tua voce come canta una sirena.
Non
c’è terra in questo mare ma un immenso manto bianco,
non
riscalda questa corpo io ho già perso tutto quanto.
Ritornello
Oltre
la barriera
Oltre
oltre la barriera
Al
di là della barriera ho trovato il mio destino
Oltre
la barriera
Oltre
oltre la barriera
Al
di là della barriera ho abbracciato il mio destino
Se
comprassi la speranza la pagherei a peso d’oro,
per
sentire la tua voce Come canta una sirena.
Non
c’è terra in questo mare ma un immenso manto bianco,
non
era questo il nostro addio sarò con te amore mio.
INTRODUZIONE
AL DISCO MUNDO MALO DEI SICILIANO SONO
MUNDO
MALO è il titolo del secondo lavoro discografico della band
"SICILIANO SONO". Un'immersione tra nuove sonorità,
messaggi e lingue che convergono unicamente in un concept
album.
Filo conduttore è l’osservazione
disincantata della realtà di un mondo "violentato" dal
potere e sottomesso alla società odierna.
Il
nuovo percorso artistico della band è frutto di un differente
approccio musicale; contaminazioni di patchanka, ska, reggae, cumbia,
rumba e balkanico si incontrano e arrichiscono gli arrangiamenti che
si orientano su tradizioni oltremare e alla world music.
Mundo
Malo è composto da 11
tracce,
quattro delle quali in lingua spagnola. Il primo omonimo singolo e
videoclip estratto (https://www.youtube.com/watch?v=RGPAS8861NY) ne
anticipa i sapori in un
mix di rumba
e
cumbia
con incursioni elettro-acustiche che si fondono a sonorità reggaeton
e funky/rap.
Come
nacquero le corna, la
traccia che introduce l'album, rappresenta non a caso, l'origine di
tutto. Le immagini singolari e frenetiche del videoclip, si sposano
perfettamente con il ritmo incalzante del brano dai tratti
tipicamente balcanici. Tappeti di fanfara di ottoni, bassotuba,
clarinetto, tarbuka e tapan (tamburo bipelle tradizionale) creano
atmosfere ideali riconducibili alla genesi della tentazione umana
descritta nel brano.
Il
carattere apparentemente pessimistico dell'album è in realtà
spezzato dall'approccio cinico, sarcastico e al contempo speranzoso
di alcune canzoni che ne addolciscono seppur temporaneamente i temi
trattati. Dalle disfatte di personaggi della tradizione siciliana che
rappresentano simbolicamente la leggerezza (Giufà),
alla delusione di un amore (Balla),
alla corruzione e la mancata meritocrazia che persiste nel mondo del
lavoro (Raccomandazioni).
Mundo
Malo è la rappresentazione della piena consapevolezza artistica
della band che raggiunge la massima espressione nel loro spettacolo
dal vivo, una fiesta
total
per qualsiasi età. Un feedback che negli anni si consolida e
conferma la permanenza nella scena musicale degli indie italiani.
Come
nacquero le corna videoclip del secondo singolo estratto dall’album
Mundo Malo in uscita a Maggio 2016.
Come
nacquero le corna
è il nuovo singolo dei Siciliano Sono, tratto dall’album Mundo
Malo in uscita a Maggio 2016.
Le
insistenti espressioni del testo e un arrangiamento energico e
sfrontato dai ritmi incalzanti, con chiari riferimenti alla
tradizione balcanica, offrono a questo singolo una verve travolgente
e carismatica, in grado di conquistare l’ascoltatore.
Con
la direzione di Andrea Sardo della Riflessi studios, l’ambientazione
del videoclip in un circo risulta essere azzeccata poiché esprime al
meglio il messaggio della genesi del peccato originale legato al
dominio dell’uomo manipolatore e “domatore” dell’umanità.
Il
testo e le incursioni musicali di tipo greco e slavo trovano compiuta
espressione nelle immagini di contorsionisti, giocolieri, sputafuoco
e uomini dalle lunga corna sul capo che vengono “controllati” dal
loro ammaestratore.
Le
immagini mostrano momenti di ballo, musica e frenesia che si
intrecciano e fanno pensare al popolo ebraico che disorientato e
ostile alla volontà di Dio, si concede a balli e canti in onore di
un Dio vitello la cui genesi e creazione fu dell’uomo stesso.
L’uomo
creatore del caos sta tradendo la sua stessa razza. Una
crisi
d’identità dal senso collettivo di appartenenza al genere umano e
un sistema subdolo e perverso portano alla distruzione delle capacità
personali, al progresso.
Oppressi
ed oppressori da sempre in contrasto lottano distruggendosi a
vicenda.
L’immagine
finale del video clip, dimostra che il domatore/dittatore perde la
sua battaglia e da despota si trasforma in suddito.
Regia:
Andrea Sardo
Scenografie:
Mariachiara Padalino
Ass.
di scena: Salvo Lo Re, Giuseppe Alaimo
Backstage:
Lillo e Gianmarco Conte
Foto
di scena: Gero Bellavia
Trucco:
Adriana Cino
Montaggio:
Andrea Sardo
Riprese
presso: Circo Sandra Orfei, fratelli Vassallo.
Cast:
Garbiele Di Bella, Filip Sferrazza, Andrea La Lomia, Adele Greco,
Elisabeth Grassonelli senior, Elisabeth Grassonelli junior, Melani
Vassallo, Nicole Tucci.
Mundo
Malo
(Marino
Biagio)
Mundo
tu vas a sufrir
yo
tengo pena y voy a padecer
por
tus problemas, lo lamento por ti
un
niño que abraza a su madre
es
como una flor de la naturaleza
es
una luz de esperanza, esta es la vida!
Uh
no no puede llovèr pà siempre
es
un llanto, que escurre en la cara.
yo
quisiera volver a estar
En
las calles del paraíso.
Vivimos
el presente, sin pensar en el futuro
para
ser feliz asì es la vida.
Talvèz
por tus caprichos, talvèz tu incongruencia todos
cantan, todos viven.
Uh
no no puede llovèr pà siempre
es
un llanto, que escurre en la cara.
yo
quisiera volver a estar
En
las calles del paraíso.
Este
mundo malo mundo come Lazzaro defunto, cerca invano la sua via, pace
all’anima e a vossia.
Adduma
speranza sta falsa crianza, di genti perdenti amara veramenti. E c’è
un santu ca ccà prega tantu, e c’è un munnu ca ccà soffri tantu,
este mundo malo que siempre enfermo, este es un mundo malo!
(RECENSIONE)
“Mundo
Malo”
è il nuovo singolo della band Siciliano
Sono,
primo assaggio del secondo disco di inediti in uscita nell’estate
2016.
La
band siciliana torna con un brano in lingua spagnola dal sapore
latino e dal profumo di Sicilia, un mix di rumba
e cumbia
con incursioni elettro-acustiche che si fondono a sonorità reggaeton
e funky/rap
davvero interessanti; un ritmo che incalza e pulsa fino a farti
muovere dalla sedia.
Da
sempre la band ha cercato, attraverso i propri brani, di raccontare
la parte più vera e reale di una società del nostro tempo, una
condizione politica e sociale di un mondo “violentato” dal
potere.
Il
nuovo singolo, che riassume i temi portanti di tutto l’album, è
frutto di un differente approccio della band che si allontana dalla
propria cultura natia per lasciarsi coinvolgere da tradizioni
oltremare e sperimentare nuovi ritmi e lingue; un’influenza che
però non intacca le radici ben salde delle proprie origini.
Il
testo (scritto da Biagio Marino cantante e front man della band)
spinge alla riflessione di un tema che mai come oggi risulta essere
di estrema attualità: un’osservazione disincantata della realtà,
una società in preda alla violenza e all’egoismo che degenera in
guerre, terrorismo e lotta al potere. Una situazione candidamente
rispecchiata nell’uomo che spera in un ritorno ai valori
fondamentali della vita e ai sentimenti veri.
Un
lavoro di ricerca tra nuovi suoni e parole ha portato ad esprimere al
meglio un unico messaggio: siamo tutti figli dello stesso pianeta
Terra, un paradiso in cui uomini, donne e bambini di ogni origine,
consapevoli o non, contribuiscono a determinarne il deterioramento.
Nella
clip
compaiono immagini d’impatto e reali che scorrono ormai con
naturale freddezza; flashback insistenti di avvenimenti ai quali si
alterna l’invito a reagire sottolineato dal carattere spensierato
dei ritornelli. Frasi come no
no puede llover pa siempre o
yo quisiera
volver
a estar en las calles del paraiso racchiudono
il messaggio che i Siciliano Sono vogliono trasmettere.
Testo,
musica e video rappresentano una combinazione artistica perfetta che
auspica a liberare la mente e l’animo di ogni individuo costretto
ad essere la pedina di un sistema che imprigiona fisicamente e
psicologicamente .