Biografia
Alfio Leocata nasce a Catania nell’aprile del '74, da Santo e Marisa.
Molto presto manifesta la passione per la musica e le tradizioni
popolari.
A quattro anni, infatti, comincia a frequentare il
centro d'Arte “Antonino Bulla”, dove inizia a muovere i primi passi
nell’antico mondo della musica popolare siciliana. In questo sodalizio
si esibisce come "mini cantante” e suonatore di tamburello.
Quando dal fischietto di Alfio presero vita le
prime note, fu lo stesso Raimondo ad invitare il proprio allievo a
prendere parte alle esibizioni de "La Zagara", gruppo da egli stesso
diretto, dando vita ad un fuori programma, via via sempre più frequente
negli spettacoli.
Alfio divenne in seguito il "friscalettaro" del
gruppo "Mungibeddu" di Catania. A soli nove anni, si ritrovò a dover
sostituire il suo Maestro nell’accompagnamento delle danze esibite nel
corso degli spettacoli folkloristici.
Di lì a poco, arrivò l'invito per partecipare al
Festival Internazionale di Assemini (Sardegna), grande manifestazione
folkloristica a cui avrebbero preso parte gruppi provenienti dalla
Grecia, Spagna e Polonia. Fu così che, all'età dieci anni, si trovò in
partenza per la sua prima trasferta fuori dalla Sicilia e
dall’Italia. Nonostante la tenera età, pur trovandosi lontano dai
genitori che non potevano guidarlo e sostenerlo, dava dimostrazione di
esemplare e precoce maturità sul palco.
L'anno successivo, replicò a Corato (Bari), dove si
teneva il Festival Folk del Sud Italia, una competizione vera e
propria, con tanto di giuria presente sul palco, composta da dieci
musicisti dell'allora Teatro Petruzzelli di Bari. Il gruppo del
piccolo friscalettaro si piazzò primo conquistando la vittoria.
Da allora di trasferte sia su territorio nazionale
che internazionale ne ha fatte davvero tante. Da Washington D.C., Rio
de Janeiro, Belo Horizonte, Milwaukee, Toronto a Dublino, Galway,
Amsterdam, Bruxelles, Parigi, Strasburgo, Lion, Grenchen, Svendborg,
Basilea, Berlino, Francoforte, Monaco di Baviera, Budapest, fino a
Sibiu e Malta.
Fra questo peregrinare ha anche avuto il pregio di
potersi esibire per il presidente degli USA Bill Clinton, il
Ministro Mirko Tremaglia, l’On.Ignazio La Russa, Tom Cruise e Nicole
Kidman, Bob Dole, Jennyfer Gareis e Manuela Arcuri
Con gli anni, Alfio Leocata, comincia a
perfezionarsi anche come percussionista di tamburi a cornice,
sviluppando uno stile dove si fondono estro, potenza, pulizia ed
eleganza.
Non sono mancate le collaborazioni nel mondo
cinematografico. Lavora con registi del calibro di Franco Zeffirelli
in "Storia di una Capinera", suonando dal vivo durante le riprese, e
Gabriele Lavia ne "La Lupa" (con Raoul Bova, Michele Placido e
Monica Guerritore), dove cura il suono delle percussioni.
Nel mondo del folklore si è esibito con diversi
gruppi tra i quali La Zagara (Catania), La Ginestra (Catania), Etna
(Catania), Voce dell'Etna (Catania), Kallipolis (Giarre), Naxion Skene
(Giardini Naxos), I Tarì (Caltagirone), I Figli dell'Etna (Catania) e
Aulos (Catania). Inoltre dal 2002 al 2004 ha assunto la Direzione
Artistica dell'associazione poliartistica "La Ginestra" di Catania.
Vanta collaborazioni musicali con i musicisti
Francesco Calì, Carmelo Sapienza e Franco Longo (Duo Triquetra), Agatino
Di Re, Concetto Testa, Gaetano Fassari, Antonio Putzu, Paolo Buemi,
Santino Barbera, Giovanni Sardisco, i fratelli Carmelo e Antonello
Sgroi, Antonio "Zeta" Zappalà, Gino Finocchiaro, Salvo e Diego
Finocchiaro, Pippo Grillo e gli artisti partenopei Gerry Gennarelli e
Michael Rodi.
Oggi Alfio continua ad esportare in tutto il mondo
la musica della propria terra mentre si esibisce nei più rinomati
locali di Catania e Messina dando vita a performance colorite che
hanno il sapore della storia; la storia di un popolo poliedrico capace
di passare in poco tempo, dal dolore più cupo all’ironia più sfrenata
e viceversa.
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