Nato a Paola, nel cosentino, il 18 febbraio 1978, sul sito del programma lo definiscono un «piccolo imprenditore nel settore immobiliare». Bello, moro, 175 cm, dai 15 ai 20 anni voleva fare il calciatore. Faceva anche l'autostop per raggiungere il campo d'allenamento, che distava 30 chilometri da casa sua, e, quando non lo caricava nessuno, era capace di andarsene a piedi (una tattica che, probabilmente, si è rivelata utile anche per il reality).
Si è fatto le ossa nelle squadre di provincia, San Lucido-Paolana, Cirò Marina, Tropea. E poi, chiuso nel cassetto il sogno di rincorrere un pallone, si è trasferito a Roma, dove il sogno è diventato un altro: fare l'attore.
Ha frequentato scuole e corsi di recitazione, e ottenuto qualche piccola parte tra fiction e film, spesso inserito nel cast come «Angelino Costabile». Tanta gavetta da comparsa, parti da carabiniere, operaio, poliziotto. In tivù ha recitato in L’uomo sbagliato, L’ultimo rigore 2, Don Matteo, La terra è fatta così, Il procuratore, Gioco con la morte. Al cinema ne La meglio gioventù, Romanzo di una strage, La stella che non c’è. Con Gianni Amelio ha girato parecchio, tanto che adesso è ne L’intrepido, il film che era in concorso quest'anno alla Mostra del cinema di Venezia.