INCIPIT:
È
un predatore, il suo territorio di caccia è la rete. Forse starà
cacciando anche in questo momento mentre leggi queste parole. Fai
attenzione, ti prego, non accettare l’amicizia da chi non conosci
veramente, nel web chiunque può essere chiunque. Immagino che ti
starai chiedendo perché ti dico tutto questo, vero? Lo faccio perché
io ho provato cosa vuol dire lottare per strappare qualcuno che ami
agli artigli di un Orco, anche se credo che comunque sia impossibile
farti comprendere, veramente e fino in fondo, cosa si prova quando
tua figlia d’improvviso si trasforma in qualcosa che non riconosci
più, quando senza motivo ti diventa nemica, quando ti rendi conto
che qualcuno le sta mangiando l’anima proprio sotto ai tuoi occhi e
tu, tu non puoi far niente. Resti lì impotente, inerme davanti
all’assurdo, vorresti farle capire che sta sbagliando, gridarle di
non farlo ma la tua voce è muta, poiché, per la tua bambina tu, tu
non sei più nessuno, non sei più niente, semplicemente non
esisti... e intanto un Orco te la sta portando via. No, non credo tu
possa capire e, francamente, ti auguro con tutto il cuore tu non
possa comprendere mai.
La
mia storia grazie a Dio ha avuto un lieto fine, sì, ed è questa per
me la cosa più importante, ma… quanti altri riusciranno ad avere
la mia stessa fortuna? Sicuramente ho scritto questo libro per
esorcizzare una terribile esperienza che ha visto protagonista la mia
famiglia ma, contestualmente, l’ho fatto anche per provare a
immaginare cosa di peggio sarebbe potuto accadere se io e mia moglie
non fossimo, invece, intervenuti al momento giusto. Ne è uscito così
un thriller nel quale, oltre alla narrazione dei fatti reali, ho
volutamente lasciato a briglia sciolta anche la mia fortemente
provata e impressionata fantasia affinché, magari, anche altri
possano comprendere che nessuno può e potrà mai considerarsi immune
ai torbidi desideri di un Orco.
Marco
Trogi
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