L’ iter poetico della
silloge si volge congiunto e ripartito tra due elementi cardine:
amore e percezione dell’essere, una dinamicità esistenziale,
incarnatasi nei meandri d’un animo capace di carpire e incanalare a
sé ogni minuzia spirituale. La primaria costante dell’opera è la
sublime presenza del sentimento e dei sensi, entrambi pronunciati
nella più intima e silente posa del cuore. I componimenti e lo stile
di Antonella Soddu assumono un’impronta indelebilmente attenta in
ciò che essi stessi narrano, versi capaci d’esser poesia in ogni
dove, fraseggi che incanalano un’introspettiva analisi del tacito
vivere in impulsi, umanamente e mentalmente volti alla ricerca e alla
cura del rapporto interiore con l’altro.
L’ Io protagonista nel
testo si effonde verso un singolare dichiararsi, velatamente
monologo, ma mai soliloquio, giacché il composto rivolgersi
all’altrui ascolto s’appresta esser musicalità dinnanzi ad ogni
susseguirsi di strofa.
L’Egli è racconto
dell’impronta umana nel mondo: E’ vuoto intorno e l’uomo
procede claudicante a passo incerto, incostante e tremante; il Tu,
come primario come primario ed innato destinatario d’amore che mai
è destinato a cessare. Come trovarti/come cercarti e viverti negli
anfratti del tuo riflesso sbiadito.
L’ azione umana è
trascritta come costante movimento; la stessa titolatura dell’opera
riesce egregiamente ad enunciare l’essenza: “Silente pensiero
d’eros” giacché lo stesso agente non è mai circuito da nessuna
forma di subordinazione allo stesso. Per quanto l’impulso amoroso
spesso lasci mancanze, si confà alla vita fluttuando in una
svincolata forma d’evasione, totale energia, carica emotiva in
grado di elargire motivazione ad ogni singolo gesto compiuto nella
quotidianità. L’indole amorosa si preclude d’esser augusta
motrice, del tutto, forma d’azione congenita all’uomo, il quale
mai privandosi della stessa riesce dignitosamente a viverla come
forma somma d’autodeterminazione vitale. Interessante la percezione
emotivo - temporale che i versi racchiudono, periodi che come
valevoli incisi, tendono a lasciar insegnamento e ricordo come se
volessero esser auspicio d’esperienza verso un domani che procede
attraverso i gradi delle compiute azioni umane.
Ti vedo nel tuo
invisibile apparire/Ti perdo nell’istante in cui nasce la nuova
emozione/ Dove i miei giorni danno spazio a nuove emozioni oltre il
tempo lasciato dalle tue/Bagnate dal rumore dello sparire silenti.
L’opera è un cantico
alla riflessione un’elegante esegesi d’una mente che mai
s’allontana dall’intesa con il cuore. Il poetare dell’autrice
s’adorna di un’impronta matura femminea vissuta ed onestamente
spontanea, lungi da congetture d’enigmi spirituali. La sua è una
posizione precipua, notevole purezza nel raccontarsi e nel
rivolgersi, a chi silenziosamente si capacita d’udire un cantico
alla vita.
Certo pathos come
investitura magnanima di chi s’approccia al testo, il quale ne
diviene non solo il ricevente ma anche immancabilmente beneficiario
di un susseguirsi d’emozioni in grado di donar respiro anche a chi
d’amore mai si pena.
Il volo del sentimento,
metafora nella certezza, leggerezza mai superficiale ma costante
valutazione e memoria del compiuto, diretta verso la destinazione, di
un prossimo vivere migliore, che risorgendo come meta ambita,
sancisce una meritevole lettura.
Enrica Meloni ( Poetessa
)
Sinossi
La silloge racchiude
cinquanta componimenti poetici, scambievoli in pathos ed intime
emozionalità.
Ogni singola lirica
scaturita da un’esegesi interiore si pronuncia come autonoma voce
d’un ripercorrersi, per mezzo della quale, il proprio Io va
rapportandosi all’altro nelle rimembranze d’un vissuto ancora
indelebilmente presente.
Un linguaggio dallo
stampo femmineo e sentitamente votivo alla vita, inneggiante
all’amore, lungi da spicci sentimentalismi e piacevolmente adorno
di riflessioni consapevoli d’una maturità esistenziale,
perennemente in atto nelle molteplici sfacettature dell’esistenza
umana.
Il testo rimarca
l’agente, nato nella congenita impronta del sentimento e
riversatosi nella società come individuo vitale e soggetto alla
trepidazione di quei sensi, che mai esentano in lui rancori e
speranze d’amore.
Il concetto amoroso si
ramifica nell’emozionalità pura del vivere, confrontato con chi
approcciandosi all’altro, si capacita ancora una volta di
contemplare quell’innata energia primordiale presente in ciascuna
anima umana, capace di rendere ogni azione maggiormente energica e
squisitamente libera: Amore.
Antonella Soddu
Informazione del libro
ISBN : 2120009801908 Edizione : 1a Anno pubblicazione : 2013 Formato : 15x23 Foliazione : 64 pagine Copertina : Morbida Stampa : bianco e nero prezzo di copertina Euro 12 http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=980190 Gruppo Editoriale L'Espresso Spa
Ha iniziato lo studio del pianoforte all'età di otto anni a Firenze,
Italia. Grazie a approccio spontaneo ed al suo primo insegnante ha
cominciato ad esibirsi in pubblico già a dieci anni.
Durante la sua adolescenza ha praticato diversi strumenti tra cui la chitarra e il basso elettrico.
Parallelamente,
ha continuato la sua formazione nel pianoforte presso il Conservatorio
di Firenze Luigi Boccherini. In concorso in Toscana, ha incontrato
Franco Agostini - pianista di fama internazionale - che, colpito dal suo
talento, lo ha seguito nel corso degli anni successivi. Questa affinità
musicale gli permette di sviluppare una reale passione per il
repertorio pianistico e studiare i differenti stili di musica
classica. Dopo aver ottenuto il diploma al Conservatorio di Firenze, ha
affinato la sua formazione presso la Ecole Normale Alfred Cortot e il
Conservtorio Rachmaninov a Parigi. Ha ottenuto un posto come docente di
pianoforte presso l'Istituto di Musica e Cultura Musicale e l'Allegro
Musique. Si è esibito in Francia e in Italia in diversi festival, teatri
e chiese.
Il suo modo di suonare si caratterizza per l'intensità, e un uso
importante dell'emozione. Il suo lavoro in Italia e in Francia gli ha
permesso di essere eclettico e di sviluppare una sintesi dei differenti
approcci europei.
Ha una preferenza per brani virtuosistici, pur mantenendo la sensibilità
necessaria per ricercare un'intima melodia e il suono dolce del
pianoforte. Il compositore che interpreta più frequentemente è Frederic
Chopin.
Si interessato particolarmente al repertotio italino di autori quali:
Muzio Clementi, Ferruccio Busoni e le sonate di Domenico Scarlatti. Ha
tenuto un concerto interamente dedicato ai compositori italiani a
Chicago alla fine di ottobre 2012.
Oggi
ospitiamo nel blog Andrea Muni per darvi la possibilità di
conoscerlo.
1)
Benvenuto Andrea. Parlaci un po’ di te.
Trentaquattro
anni, sposato, papà di Alessandra, una bellissima bimba che in
settembre farà tre anni. Di mestiere, dal 2001 faccio l’insegnante.
Dal 2001 al 2005 sono stato maestro di scuola elementare. Dal 2005 ad
oggi insegno lingua e cultura italiana in una scuola serale per
adulti in cui ho studenti un po’ da tutto il mondo: Cina, India,
Filippine, Bangladesh, Pakistan, Afghanistan, Iran, Marocco, Algeria,
Tunisia, Egitto, Etiopia, Eritrea, Somalia, Ciad, Sudan, Nigeria,
Ghana, Costa d’Avorio, Brasile, Venezuela, Colombia, Romania,
Serbia, Kosovo, Albania, Russia, Ucraina... Di solito i miei colleghi
hanno fatto le loro prime esperienze di insegnamento come supplenti.
Essere supplenti è una condizione economicamente precaria, ma
permette di imparare pian piano la propria professione, di allenarsi
a questo ruolo che è molto complesso e delicato. Io invece, nel
2001, ho iniziato ad insegnare messo subito in ruolo, senza aver mai
provato le supplenze. Una fortuna, per alcuni aspetti, che molti mi
invidiano; per me però è stato difficile questo inizio, venendo da
una formazione esclusivamente teorica e storico-letteraria, senza
sapere niente di didattica spicciola o pratiche scolastiche. Dopo le
prime difficoltà, posso dire che l’insegnamento mi piace, è un
lavoro che non cambierei. Oggi c’è da dire che questa professione
è sempre più femminile: negli ambienti scolastici che ho
frequentato mi sono sempre trovato in minoranza, sempre pochi gli
uomini e tante le donne, anche nei ruoli direttivi. Credo che questo
dipenda dagli stipendi impiegatizi, poco motivanti, e da una diffusa
idea “materna” (direi piuttosto “mammesca”) dell’insegnante.
Nel tempo libero mi piace occuparmi di filosofia, della filosofia che
si legge e che si scrive nei libri. Ma il mio stesso lavoro
quotidiano mi piace intenderlo come un fare filosofia, insieme con i
miei studenti, un cercare insieme, un esercitare la propria umanità.
Quale filosofia più “nobile, alta e pura” di quella che si può
fare insegnando? Quale filosofia migliore di quella che si può fare
guardando negli occhi le persone umane, senza mai perderne di vista
la concretezza, la quotidianità materiale del vivere, le
particolarità dell’una e dell’altra in questo e in quel momento?
2)
Dalla tua biografia si legge che hai conseguito con la lode la laurea
magistrale in filosofia. Che cos’è per te la filosofia e che cosa
ti trasmette?
La
filosofia non è qualcosa, come un oggetto, ma qualcuno, un soggetto
che ci parla, ci provoca, e ci chiede di entrare in dialogo, di
domandare, domandare, domandare sempre, senza fine. Quando la domanda
si chiude in una risposta, la filosofia è finita. La filosofia apre,
non chiude. La filosofia scuote, sveglia, spinge, evoca, provoca,
inquieta, asseta, suscita, attira, solleva. Nelle scuole e nelle
università spesso non è così: ci si ritrova costretti a leggere
libri di filosofia quasi si trattasse di testi informativi o
razionali e non, piuttosto, esistenziali. Molti professori di
filosofia che ho conosciuto intendono la filosofia come storia ed
erudizione, altri la intendono come ragionamento; io preferisco
intenderla come un atteggiamento interiore dell’anima che,
inquieta, cerca e cerca dentro e fuori di sé l’acqua di cui si
sente assetata. Livello intimo del cuore che non esclude la ricerca
storica e teoretica, ma senza di cui tutto il resto diventa arido e
disumano.
3)
Parliamo adesso della tua carriera da scrittore. Cosa rappresenta per
te la scrittura?
Per
me, scrivere è un modo per costringermi a vedere, nero su bianco,
quello che penso: domande, desideri, paure, ideali, sogni, valori,
emozioni, ricordi, convinzioni. Vedere il mio stesso pensiero mi
aiuta a migliorarmi dentro. Pubblicare quello che scrivo è
costringermi a fare seriamente questo lavoro su me stesso, in modo
che possa darne conto ad altri, che non sia solo una faccenda “mia”,
una questione “personale”. Quando scrivo, non voglio essere un
“io” astratto, vuoto, che parla a se stesso, ma un “io”
concreto, inquieto, emozionato che parla a un “tu” altrettanto
concreto, umano, in carne ed ossa: il mio scrivere vuole essere
dialogico, colloquiale, esistenziale. Per me la scrittura è scavare
nell’interiorità, cercare dentro la mia anima, e nello stesso
tempo scrutare intorno a me, per cercare con tutta l’anima la
bellezza verso la quale la mia anima si sente attratta, per cercare
ciò verso cui mi sento intimamente attirato. Scrivere, per me, è
qualcosa che deriva dall’essere innamorato di ciò che è umano e
di ciò che è divino, e dal seguire questa condizione esistenziale
da innamorato dell’umano e del divino che c’è in noi e sopra di
noi. Innamorato della filosofia, che spinge l’uomo nel più
profondo del proprio cuore, e fino ai confini più misteriosi della
propria anima, là dove l’io tende la mano a Dio.
4)
Come e quando è iniziato il tuo approccio con la scrittura?
Il
mio approccio “pubblico” con la scrittura è iniziato nel 2009,
col mio primo libro: “Cose che gli insegnanti non dicono”. Il mio
approccio “privato” è iniziato molto prima, fin da bambino
potrei dire, anche in forma di gioco e di poesia. Da bambino mi
piaceva scrivere poesie.
5)
Parlaci adesso della tua opera Legge e libertà. Che cosa leggeranno
al suo interno i lettori?
“Legge
e libertà” è la mia tesi di dottorato in Filosofia. Parla di una
donna specialissima, straordinaria: Edda Ducci. Io per tre anni mi
sono occupato di questa donna, me ne sono innamorato in un modo
particolarissimo. Dopo questi tre anni, dopo aver scritto questo
libro su di lei, non mi sono ancora stancato di lei; anzi, ne sono
sempre più innamorato, ci trovo sempre nuovi aspetti che mi
incuriosiscono, mi affascinano, mi entusiasmano. Edda Ducci è morta
sei anni fa, nel 2007, ma per me è più viva che mai, ha una
capacità del tutto eccezionale di parlare dritto al cuore, di
toccarti l’anima, di sollevartela, di accendertela, di fartela
volare. È una filosofa di quelle vere: non di quelle meramente
accademiche, erudite, che fanno tanto sfoggio di cultura ma sono
interiormente vuote, fredde, buie: lei la senti sempre intimamente
luminosa, bella, ne percepisci sempre la natura di fuoco mai spento.
In questo libro parlo dunque del mio amore per questa donna che mi ha
acceso un fuoco nell’anima. Ma parlo anche di Platone, Aristotele,
Sofocle, Caterina da Siena, Tommaso d’Aquino, Kierkegaard, Ebner,
Fabro, Rossano, Tincani, Corallo, cioè i grandi autori che questa
donna ha tanto amato e dei quali si è fatta profondissima ed
originalissima interprete. In questo libro i lettori potranno
trovare, riletto attraverso la sensibilità profondamente femminile e
poetica della Ducci, tutto Platone, dialogo per dialogo, attraverso i
suoi vari personaggi, e molto Aristotele, molto Sofocle, senza le
pretese di un’astratta razionalità o di una fredda esposizione
manualistica, ma sempre con grande coinvolgimento affettivo e con
intimissima provocazione esistenziale.
6)
Quali sono le tue fonti ispiratrici, le tue muse?
Fonti
ispiratrici? Muse? Soprattutto tre: Edda Ducci, Platone e Sofocle.
7)
C’è qualche libro o racconto che hai letto e che ti ha colpito
tanto? Se sì, qual è?
L’Odissea.
L’Antigone.
La Medea.
9)8)
Sei un lettore? Quali sono i generi che riescono a catturare la tua
attenzione?
Mi
appassionano tutti i testi dell’antichità, da Omero a
sant’Agostino. Soprattutto i testi dell’Atene classica.
10)
I tuoi prossimi progetti?
Sto
preparando un libro, in due volumi, su Platone nel pensiero moderno e
contemporaneo, a cui stanno partecipando circa venticinque
specialisti, anche dal Brasile, dal Messico, dall’India, dalla
Francia. Dopo essermi occupato di Edda Ducci, in futuro vorrei anche
occuparmi di altre donne-filosofe del nostro tempo: ma su questo
punto non voglio dare anticipazioni.
Linda d. oltre ad essere una brava cantautrice e anche una artista
che nel corso della sua carriera ha promosso molte iniziative verso
il sociale.
-----
Madrina ufficiale all’evento “Arriva la Befana “Festa del
Poliziotto Consap 2013”;
----- Ospite all’evento benefico “Festival Art” organizzato
dalla Fondazione Vertical (Fondazione Italiana per la cura
della Paralisi Onlus);
------ Partecipa alla selezione Sanremo Giovani al “
63^Festival di Sanremo 2013” con il brano “Anima Rotta”
dedicato alla lotta contro la violenza delle donne, piazzandosi tra
le prime 60 classificate;
- Linda d. è ospite a Sabato Italiano a radio “Wira”
1400 AM “USA” con il brano Anima Rotta.
Linda d. è anche Testimonial delle problematiche sulla
violenza delle donne e per questo motivo Roma Capitale l’ha
voluta come Testimonial per lo Spot di sensibilizzazione
dedicato a tutte le donne che nella vita hanno subito violenza.
Per far conoscere il suo impegno e la solidarietà in difesa di tutte
le donne, oggetto di violenza,partecipa il giorno 8 marzo
2013 al convegno “Noi Donne- una battaglia da vincere”
organizzato da Terry Devol, Marina Bertucci e Maurizio Verbeni
con Roma Capitale con la presenza di persone autorevoli come
l’attivista Barbara Benedettelli, Valeria Mangani, la criminologa
Immacolata Giuliani,Letizia Lopez, Filomena di Gennaro, Eleonora
Giovannini e molti altri esponenti del mondo dello spettacolo, della
cultura e dell'associazionismo.
Qui presenta il suo brano “Anima Rotta” e il relativo video.
------- Linda d. viene intervistata, durante il convegno, con
collegamento nel programma targato Mediaset, da Barbara D’Urso a
“Pomeriggio 5”.
------ Ospite al programma di Rai 1 “Uno
Mattina Caffè” ;
------- VideoIntervista dalle gemelle Nardelli sul canale WebTv “
SpyTwins”;
Prossimamente sarà in uscita un libro dedicato alla vita di
Linda D. – “Linda D.- Anima Rotta” che racconta la vita
non facile, segnata da una grave malattia, dove spiega la gran
voglia di vivere, di sognare e grazie alla musica e la composizione
ha avuto la maniera di uscire ed aprirsi ad una nuova vita attraverso
la sua voce calda ed intensa. Il libro è scritto da Eleonora
Giovannini, casa editrice Mauro Miotti.
Cantautrice e
compositrice . Ha
studiato presso l’Accademia dello Spettacolo
frequentando
corsi di recitazione, canto e danza moderna.
Linda
è una persona che ha fatto del campo artistico la sua forma di vita
affrontando
tutto
con umiltà, ricordandosi sempre che mai nessuno si deve sentire
arrivato ma deve,
giorno
per giorno, cercare nuove forme e nuovi stimoli per offrire al
proprio pubblico
sempre
il meglio di e stesso e quindi di trasmettere quelle emozioni che
solo una canzone
sa
far nascere dentro ciascuno di noi.
Professionalmente
è una persona molto creativa “una bambola di idee”, possiede una
voce
che
le permette di cantare canzoni di vario genere e stile.
ESPERIENZE
PROFESSIONALI:
2006
- Guest Star nel film "Serata" con Michelle Guarini;
2007
- Ha lavorato in teatro con Bruno Montefusco e Massimo Bonetti nella
commedi
musicale
"Ballando la nostra canzone”;
-
Ha partecipato come co-protagonista in una campagna pubblicitaria
dell’Accademia
Teatrale;
2008
- Partecipa come ospite alla trasmissione Tv "Il mio Inedito";
-
Partecipa al concerto di beneficenza dedicata agli Handicap;
-
Ospite
in varie puntate di “Top” trasmissione televisiva sul canale SKY
Gold Tv;
2009
- Lavora in collaborazione con il produttore e Dj di fama mondiale
Maurizio
Verbeni
in
arte Jazz Voice;
-
Canta e registra il brano “ _el mio mondo” con la partecipazione
straordinaria
della
stella della musica internazionale Leee
John (Imagination);
-
_ello stesso anno canta e registra con il cantante americano Damian
Wild un
remix
prodotto
da Maurizio Verbeni, della canzone di Mogol-Battisti “ Questo folle
sentimento”;
-
Canta e registra il brano "Parole, parole" in
collaborazione con Dr.
Feelx .
-
Sempre nel 2009 la sua canzone “ Angeli” viene interpretata
magistralmente
dall’artista
Americano MJ
WHITE;
Mentre
"Se io fossi" il brano che l’ha proclamata vincitrice del
premio Alex Baroni
viene
interpretata dalla famosissima Amber Dirks (
Sister Sledge);
-
Inizia
una serie di collaborazioni con l’Associazione Argos Onlus –
Forze di Polizia;
-
Partecipa alla prima ed alla seconda giornata di “Vip & Friend”
dove canta e
e
registra insieme ad altri artisti la canzone “ Dai Dai Scoppia
Pace”;
-
Viene intervistata nel programma “Verissimo” di Canale 5 da
Susanna Galeazzi;
Inoltre
ha partecipato
come finalista ai seguenti concorsi canori:
2009
- Premio Mia Martini;
−Festival
de Saint Vincent
−Festival
degli autori Sanremo;
−Premio
Donida;
-
Festival dell’Adriatico Premio Alex Baroni, vincitrice come miglior
inedito;
Il 4 dicembre
2009 Linda debutta ufficiale con il suo Album dal nome: LI_DA D. “SE
IO
FOSSI
con la prestigiosa compagnia discografica U_IVERSAL MUSIC/ _ET’S
WORK .
2010
- Ospite come al “Festival Pub Italia” Milazzo.
2011
- Ospite alla trasmissione di Rai 1“ A
Casa di Paola”;
2012
- Ospite all’evento “Diversamente Abili”, 1° Festival
_azionale Artisti diversamente
abili
– Gravina di Puglia;
“Premio
Internazionale _apoli Cultura Classic” (riceve il premio come
miglior
cantautrice
per le capacità interpretative, umane e intellettive mostrate nel
percorso
artistico;
-
Ospite
al programma di Rai 1 “ Uno
Mattina Caffè”;
-
Ospite alla VII edizione della “ Giornata _azionale dello Sport
Paralimpico”
evento
che promuove la pratica sportiva tra le persone disabili, con il
supporto
di
Roma capitale, svolta in Piazza del Popolo.
In
questi anni Linda D. oltre le numerose ospitate in varie serate
collabora con artisti
di
fama internazionale come Imagination, Orlando Jhonson, Sister Sledge,
Kurtis Blow,
Damian
Wild, Eric Daniel e tanti altri artisti del panorama musicale
italiano.
2012
-
Partecipa
come nuove proposte al “Festival di Sanremo 2012” con il brano
scritto
da
Gatto Panceri musiche di Enzo rossi dal titolo
“
La Scelta” dove ha ricevuto il
premio per la critica
Rea
Radio e Tv;
-
Esce il suo primo singolo nel 2011 “ IL SOLE CALDO DELL’ESTATE”;
-
_ell’estate
2012 Linda D. si esibisce in due tour importanti
-
Area
Sanremo Tour 2012 Radio Italia
-
Radio
Cuore Tour 2012
insieme
ad altri artisti come Ivana Spagna, Amedeo Minghi, Alexia, Sal Da
Vinci,
Annalisa
Minetti, Mietta, Paolo Vallesi, Marco Armani, Irene Fornaciari,
Massimo
di Cataldo, Anna Tatangelo e molti altri artisti musicali.
2013
– Partecipa come Madrina ufficiale -Arriva la Befana “Festa del
Poliziotto Consap 2013”
-
Partecipa alla selezione Sanremo Giovani al “ 63^Festival di
Sanremo 2013” con il
brano
“Anima Rotta” dedicato alla lotta contro la violenza delle donne,
piazzandosi tra
le
prime 60 classificate;
2013
- Linda d. è ospite a Sabato Italiano a radio “Wira 1400 AM “USA”
con il brano
Anima
Rotta;
-
Ospite all’evento benefico “Festival Art” organizzato dalla
Fondazione Vertical
(Fondazione
Italiana per la cura della Paralisi Onlus);
-
Testimonial dello Spot sulla violenza delle donne “_oi Donne- una
battaglia da
vincere”
organizzata da Terry Devol & Marina Bertucci con Roma Capitale;
-
Presentazione brano “Anima Rotta”in qualità di Testimonial al
Convegno per
ricordare
8 marzo “_oi Donne-una Battaglia da Vincere”con la presenza di
persone
autorevoli
come l’attivista Barbara Benedettelli, Valeria Mangani,Immacolata
Giuliani,
Letizia
Lopez, Filomena di Gennaro,Fabrizio Bartoccioni, Eleonora Giovannini
;
-
Ospite insieme alla criminologa Immacolata Giuliani al programma di
Rai 1
“Uno
Mattina Caffè”
;
-
Collegamento dal Convegno “_oi Donne – una battaglia da vincere”
intervista Linda
nel
programma di Barbara D’Urso a “Pomeriggio
5”
;
-
VideoIntervista dalle gemelle _ardelli sul canale WebTv “
SpyTwins”;
www.lindadiaferio.com
CONTATTI
INTERNATIONAL PRODUCER
Maurizio Verbeni
Cell.: 346.7328669
E-mail: maurizioverbeni@gmail.com www.bignet.it/maurizioverbeni
UFFICIO STAMPA/PUBBLICHE RELAZIONI
MariBertucci na
Cell.: 335.7171206
E-mail: m.bertucci@email.it
Maria Rita Marigliani
E-mail: mariarita.marigliani@hotmail.it
UFFICIO STAMPA/PUBBLICHE RELAZIONI ESTERO
Giovanni Fedelle
Cell.: +33 665472195
E-mail:a.solomusicaitaliana@libero.it
L'INTERVISTA
Linda D, cantautrice, voce e cuore dedicati al sociale, scuote il femminicidio con "Anima rotta"
L'intervista di Daniela Cassinelli
LINDA DIAFERIA, in arte LINDA D., è una giovane cantautrice e compositrice romana legata a Genova da motivi professionali.
Il
suo è un percorso artistico recente, data la giovane età, ma già ricco
d’interessanti esperienze. Numerose le apparizioni in tv e le interviste
rilasciate ai media.
Degne
di nota le sue collaborazioni musicali con artisti internazionali del
calibro di Lee John (ex Imagination), Orlando Jhonson, Amber Dirks
(Sister Sledge), Kurtis Blow, Damian Wild, Dr. Feelx, Mj White, Eric
Daniel ed anche con svariati talenti nazionali.
Chi è Linda D., come donna e come artista?
«Linda
D. è una persona che si scopre ogni giorno. Una che non si fa
sopraffare dagli ostacoli, questo è poco ma sicuro. È una che crede
ancora nelle favole. Che non sta mai con i piedi per terra. Per tante
persone questa potrebbe essere una nota stonata. Invece è il segreto
della vita. Bisogna sapersela giocare il meglio possibile.»
Si mette in discussione ogni giorno?
«Beh,
diciamo di sì. Sicuramente sono una persona positiva, che ama le
piccole cose, le persone umili, gli animali… salverei tutti quelli del
mondo. Vorrei diventare un nome importante non per essere famosa ma
perché il mio scopo nella vita è fare qualcosa d’importante.»
Intende nel sociale?
«Nel sociale, sì sì! Ho un sacco di progetti…!»
Vuole condividerne qualcuno con noi?
«Intanto
vorrei far fabbricare dei sacchi a pelo termoriscaldabili per le
persone che vivono in mezzo alla strada. Vorrei contribuire alle case
d’accoglienza per tutte le famiglie che purtroppo non ce la fanno
economicamente. E poi vorrei pensare anche agli animali abbandonati, ce
ne sono tanti… Non parliamo poi dei maltrattamenti. Non basta un
articolo per scrivere tutti i progetti che ho in mente…»
Sono quelli più importanti?
«Sono quelli che vorrei realizzare. E che farò.»
Come ha scoperto la sua vena artistica?
«Sono
sempre stata, e lo sono ancora non lo nascondo, molto timida. Così
scrivevo quel che mi sentivo dentro. E cantavo, tanto. Mi dava una
grande soddisfazione. Un senso di liberazione. Cantavo e scrivevo,
scrivevo e cantavo tutto il giorno! Veramente… Il farlo mi ha aiutato
tanto, anche nei momenti di dolore. È stata una forma di comunicazione,
un’altra strada per dire.»
Per chi scrive, per chi canta, per chi interpreta i suoi brani Linda D.?
«Prima
di tutto per me stessa. Poi va beh, anche per gli altri visto che i
miei testi affrontano sempre tematiche sociali. Una canzone può aiutare,
può dare una mano.»
Il mondo della musica ed artistico in genere non è facile. Linda è una bella ragazza. L’esserlo ha giovato o no?
«No! Per niente. Anzi… talvolta è diventato un problema.»
Nella
carriera artistica ha sempre avuto un occhio di riguardo per le
diversità e per le vittime di violenze. Che mondo vorrebbe per suo
figlio?
«Quale mondo vorrei per mio figlio… Vorrei che lui scoprisse quel che so io della vita.»
Vorrebbe che partisse avvantaggiato dalle sue esperienze?
«Diciamo
di si. Mai lamentarsi, questo è uno dei valori che gli sto insegnando.
La mattina occorre alzarsi e ringraziare, perché la gratitudine è la
prima cosa. Se noi siamo in questo mondo non è per caso. È perché
dobbiamo fare qualcosa d’importante.»
Quindi vuole lasciare un segno del suo passaggio su questa terra?
«Sì, si. Non mi interessa niente delle cose materiali. Non me ne frega proprio nulla perché son cose che vanno. Non restano.»
Il
singolo “Anima Rotta” presta particolare attenzione alla violenza sulle
donne. Una vera escalation in tempi attuali… Cosa ci sta succedendo?
«Il
brano è stato scritto da un cantautore di Genova, Francesco Ciccotti. È
singolare il fatto che un uomo sia riuscito così bene ad entrare nel
cuore delle donne… Riguardo a quel che accade intorno a noi, ai tanti
fatti di cronaca penso sia, almeno in parte, colpa del sistema. È un
reato poco punito. Necessiterebbe di una pena molto più severa. Invece
gli danno pochi anni di carcere e poi escono. E allora uno pensa “sai
che ti dico? ammazzo mia moglie, mi faccio tre o quattro anni tanto poi
esco e mi vivo la mia vita”. Dipende dal sistema che non funziona e
dalle leggi che dovrebbero cambiarlo. Le persone vi si adatterebbero ed
accadrebbero meno atti di violenza. E poi i media ed internet fanno la
loro parte…»
Il singolo è tradotto anche in spagnolo.. c’è un motivo?
«Vorrei renderlo più accessibile a tutti. Lo faremo anche in inglese ed in altre lingue. Lo stalking c’è in tutto il mondo.»
A quando l’album?
«L’album
è in promozione e sta andando bene. Abbiamo tantissimi ascoltatori e
fans. La cosa bella è che le persone, attraverso la musica, si
avvicinano a questo problema.»
Progetti artistici per il futuro? Concerti? Tour?
«Mi
sto dedicando a tante canzoni, alcune più “facili” per comunicare anche
ai giovani. Il mio sogno è sempre stato quello di andare a Sanremo.
Questo è il mio obiettivo prossimo. Al Festival l’anno scorso ho
ricevuto il Premio della Critica con il brano “La scelta” di Gatto
Panceri. Poi c’è l’album al quale stiamo lavorando con tanti autori
importanti
Anima Rotta è il nuovo singolo di Linda D realizzato da Francesco Ciccotti con la musica di Luca Lamari e prodotto da Maurizio Verbeni con etichetta Rosso Di Sera, il brano è stato presentato per l’ edizione del Festival Di Sanremo 2013 piazzandosi
tra le prime 60 classificate, tratta un argomento comune a tutti ” la
violenza contro le donne”, in un intervista realizzata per il nostro
blog Linda ci ha voluto parlare di tutto cio:
Nel
corso della tua carriera hai promosso molte iniziative verso il sociale
, con il singolo Anima Rotta hai voluto trattare un argomento molto
delicato ,la violenza sulle donne cosa vorresti dire a tal proposito?
In
Italia ogni tre giorni una donna viene uccisa da un marito, un
fidanzato, spesso compagni o ex compagni di anni di vita, padri di figli
cresciuti insieme, mi sono domandata i perche’ ,. dovremmo chiederlo a
queste persone malate che affliggono ,con persecuzioni , e violenze
fisiche e psicologiche queste povere donne indifese .forse è qualcosa
che esplode nella coppia , che capovolge il sentimento, e trasforma
l’amore in odio e rancore, e spesso si porta all’estremo, causando
uccisioni , nel caso delle donne detto anche “femminicidio”.
Una
cosa che mi chiedo; perche’ la legge 162 bis e’ stata erogata soltanto
nel 2009? . quando lo stalking e’ sempre esistito……Dai mass media il
fenomeno della violenza sulle donne si dice crescere di anno in anno,
ricordiamo il massacro del circeo , e tanti altri. Mi auguro che con la
comunicazione , cioe’ musica , giornali , tv , eventi , si possa
migliorare questo grave problema , ed io nel mio piccolo mi sto’
impegnando ,appoggiando associazioni contro la violenza sulle donne .
mi auguro ,
Cosa
vorresti dire ancora a tutte quelle donne che hanno subito violenze ?
Secondo te come si puo trovare la forza di reagire e andare avanti dopo
aver subito cio?
DENUCIATE IL VOSTRO AGGRESSORE , ANCHE AL PRIMO SINTOMO DI OPPRESSIONE E VIOLENZA ,CREDETEMI , NON E’ AMORE!!!!
Non chiudendosi in se stessi trovando la forza interiore , ma anche parlandone con le associazioni, o fra i parenti e amici.
Anima
Rotta un brano che hai presentato per l’ Edizione del Festival di
Sanremo2013. Cosa ne pensi delle precedenti edizioni del festival ? E
quest’ anno come sara?
Il
festival di Sanremo e’ un evento storico , ha subito dei cambiamenti di
odiens , forse per le scelte sbagliate degli artisti , forse per la
direzione , ma rimane sempre un sogno per i cantanti . Non saprei ,
intanto io sono molto felice di aver varcato la soglia dei sessanta
finalisti.
Durante
il Festival si renderà omaggio ad uno dei grandi cantautori della
musica italiana Lucio Dalla attraverso le parole del suo compagno di
vita Marco Alemanno . Cosa vorresti dire sulla vita di questo grande
artista?
Grande
cantautore italiano, seguito da innumerevoli successi con canzoni che
hanno fatto sognare , innamorare l’Italia. Un mito da non dimenticare
mai , da qui prendere esempio. Ci mancheranno molto le emozioni che
facevano invadere i nostri cuori.
Oltre Sanremo quali saranno ancora i tuoi impegni per il futuro ?
Per
ora tutto il mio impegno e’ su anima rotta che sta’ ricevendo
tantissimi consensi a livello internazionale…. stiamo preparando la
versione in spagnolo, in piu’ a breve saro’ ospite in varie trasmissioni
tv e radio importanti
Giorno:
Lunedì 8 marzo 2013 – dalle ore 10,00 alle ore 13,00 ci sara’ un
convegno a roma campidoglio sulla tematica donna e’ in quel contesto
presenteranno il mio video anima rotta come spot per la violenza sulle
donne :“NOI DONNE – una battaglia da vincere”
Con
il supporto del mio produttore musicale Maurizio Verbeni e la mia
manager Terry Devol, e il mio ufficio stampa Marina Bertucci sto’
programmando i miei prossimi eventi e il mio nuovo album con l’autore
francesco ciccotti, lo stesso di anima rotta
Testo Anima Rotta :
C’era il vento c’erano i silenzi
c’ero io che non ero mai
niente spazio tra gli spazi immensi…bruciami
resta l’anima rotta
sulla pelle parole strappate
tatuate, gridate, immaginate
marchiate col fuoco su vetro…parole malate
resta l’eternità
per guarire ferite scavate col sangue di chi non sa
guarda la libertà
è una macchia distante una corda sul collo di chi non ce
l’ha
c’era il vento c’erano gli schiaffi
c’ero io se volevi tu
come fango uno dei tuoi stracci…usami
sento l’anima rotta
sulla schiena parole frustate
tatuate, strillate, mai dimenticate
marchiate col fuoco su vetro…parole affilate
resta l’eternità
per guarire ferite scavate col sangue di chi non sa
ferma l’atrocità
per non essere complice di questo gioco che ci ammazzerà
scavo il muro con mani nude con il terrore di respirare
le gocce rosse sul muro bianco, lasciami almeno morire
resta l’eternità
per guarire ferite scavate col sangue di chi non sa
ferma l’atrocità
per non essere complice di questo gioco che ci ammazzerà
che ci ha uccisi già