viernes, 31 de julio de 2015

DON FRANCESCO CRISTOFARO - CALABRIA - ITALIA







Nelle librerie “Galileo Galilei. Assolto in cassazione” di Don Francesco Cristofaro
E’ ormai uscito e si può prenotare e acquistare in tutte le librerie italiane il primo e interessante saggio del giovane sacerdote calabrese Don Francesco Cristofaro dal titolo curioso che suscita fin da subito interesse e ironia, “Galileo Galilei. Assolto in cassazione” edito dalla Herkules Books di Antonio Orlando.
Assolto in cassazione perché il suo è stato il processo più lungo della storia. Nel testo oltre a suscitare ironia, si pone l’accento sulla riflessione e la prudenza.
Da più parti l’elemento più importante è “la ricerca della verità”, quella ricerca di verità che spinse nel lontano 1979 Papa Giovanni Paolo II, il 10 novembre, quando in occasione del primo centenario della nascita di Albert Einstein, annunciò di aver costituito una commissione di scienziati per lo studio della “controversia tolemaico-copernicana” con lo scopo di porre fine alla condanna di Galilei e quella ricerca portò, a distanza di 13 anni di ricerca e dopo 350 anni della morte del Galilei all’assoluzione dell’uomo di scienza e pensatore cattolico come lui stesso si definiva.
Spiega l’autore: «La verità non è in una sola frase o in un solo libro; essa non è in un evento piuttosto che un altro. La verità è un continuo divenire. La sorgente della verità è, però, Dio. L’uomo si può e si deve avvalere delle sua qualità, delle sue scoperte, delle sue doti, ma la ricerca della sua verità deve essere sempre a servizio della Verità più grande. I saperi non si devono combattere ma tra loro si possono aiutare».
Nella prefazione, il Vescovo di Catanzaro-Squillace, Mons. Vincenzo Bertolone afferma: «Leggendo il lavoro di Cristofaro mi è balenato in mente il lapidario proemio di Fedro alle sue favole: «Duplex libelli dos est quod risum movet/et quod prudentis vitam consilio monet», ovvero il pregio del libretto è duplice: suscita il sorriso e stimola con un suggerimento la vita di chi ha senno. Il testo è stato concepito come una vera autobiografia. Galileo, infatti, si racconta e ci racconta tutta la sua vicenda, dall’alfa all’omega».
«La storia di Galileo – dice don Cristofaro – è nota a tutti. Sembrerà strano che io, un sacerdote, tratti un tema che ha visto tra i suoi protagonisti la Chiesa che, dapprima ha espresso un giudizio negativo, ma poi, ne ha riabilitato il mal giudicato.
La mia penna è stata la sua penna. L’ho fatto parlare con estrema sincerità lasciandosi raccontare, nelle gioie delle sue scoperte, nelle amarezze delle incomprensioni, in un’obbedienza “forzata” alla Madre Chiesa. Il saggio di Mons. Sergio Pagano già Prefetto dell’Archivio segreto Vaticano dal titolo “I documenti vaticani del processo di Galileo Galilei (1611-1741), edito da Archivio Segreto Vaticano, anno 2009 ha fatto il resto. È stato fonte di ispirazione nonché una guida rigorosa e puntuale. Io c’ho messo un pizzico di fantasia ed ironia».
Il saggio è edito dalla Herkules Books ed è disponibile in versione e-book e cartacea.
«Un consiglio che do al lettore? - ha detto l’autore - Iniziare e concludere la lettura del saggio con l’appendice posta al termine del racconto del Teologo Costantino Di Bruno “Verità e Scienza”; parole giuste al posto giusto, concetti teologici chiari ed inequivocabili. L’uomo di scienza deve avere una grande umiltà nel suo cuore. Distinguere sempre ciò che è suo oggetto di studio, indagine, riflessione, osservazione, deduzione, conclusione. E ciò che invece appartiene alla rivelazione. Egli deve aiutare l’uomo che interpreta la rivelazione perché anche lui distingua ciò che è oggetto della sua materia e ciò che non gli appartiene. (C. Di Bruno)».
Ed ecco quanto ha affermato Antonio Orlando della Herkules Books: «Un libro, quasi un diario autobiografico, scritto in maniera magistrale, con un linguaggio semplice e diretto. È scorrevole persino quando l’autore annota date ed eventi storici con rigorosa attendibilità, tratti dalle carte del processo a Galileo conservate presso l’Archivio Segreto Vaticano, gelosamente custodite dal prefetto mons. Sergio Pagano.
Un’opera divulgativa davvero straordinaria: ne rimarranno stupefatti gli appassionati, felici gli studenti, entusiasti gli uomini di scienza e grati quelli religiosi, visto che l’opera si chiude con l’assoluzione definitiva pronunciata da San Giovanni Paolo II il 31 ottobre del 1992, a 350 anni dalla morte del matematico pisano».



jueves, 30 de julio de 2015

NICOLÒ GIUSEPPE - ROMA - ITALIA



Mi chiamo Nicolò Giuseppe, vivo a Roma ma ho vissuto in altre città, Latina, Ostia, Cagliari, Modena, Milano. Nella vita ho sempre studiato perché credo che una formazione teorica sia basilare ai fini preparatori di qualunque mestiere, ma soprattutto ho sperimentato perché senza esperienza, senza fatica, senza quel processo di pratica, la teoria serve ben a poco. ho fatto una marea di mestieri, dal dipendente al padrone di attività, ho fatto pure il modello "part time" perché non mi piaceva proprio usare esclusivamente il mio corpo senza poter mostrare la mia anima, in parallelo ho sempre coltivato le mie più grandi passioni, la recitazione e la musica. Da un anno e mezzo mi dedico a tempo pieno cercando di trasformare il tutto da passione a mestiere, ho studiato canto e recitazione qui a Roma. Potrei definire la musica e la recitazione come parte fondamentale di ciò che sono, mi hanno infuso quella sensibilità necessaria per poter dar loro forma dalle mie viscere. Non nascondo che con gli anni ho coltivato passioni limitrofe ad esse vedi la presentazione, attualmente ho due progetti importanti in ballo, e sono orgoglioso della scelta presa perché per ora è decisamente vincente ma in particolar modo sono felice. Felice dei lavori fatti, felice delle bellissime persone che ho conosciuto












Instagram: NICOLOGIUSEPPE

Email: nicologiuseppe2@libero.it

domingo, 26 de julio de 2015

LE STANZE DI FEDERICO - GRUPPO MUSICALE




BIO
Il nome della band fa riferimento all’ambiente nel quale nasce e si sviluppa il loro progetto musicale.
Le Stanze sono nate spontaneamente, dall’unione di alcuni giovani musicisti provenienti da Abruzzo, Sicilia e Lazio e soprattutto con esperienze musicali diverse, i quali sistematicamente e per lunghi periodi, si riuniscono nello studio di registrazione Gallirecords, che diventa il posto dove creare, suonare e...vivere.
E’ all’interno di queste “stanze” che nasce la loro musica.
E’ grazie alla convivenza e al lavoro costante ed intenso che il progetto prende vita ed il gruppo cresce e matura.
La loro caratteristica principale è proprio la fusione di elementi provenienti dai più svariati generi musicali: pop, reggae, funky, rock e folk si fondono insieme all’interno dello stesso brano.
Ognuno ha il suo ruolo, ognuno mette a disposizione del gruppo la propria creatività.
Provenendo da esperienze musicali diverse, hanno dato vita ad un sound che può definirsi uno stile proprio e caratteristico, non identificabile con altri.
Federico Galli, front man del gruppo, compone canzoni dall’età di dieci anni ed ha all’attivo molte pubblicazioni e “feat” tutte di sua composizione.
Nella sua attuale formazione, la band è composta da elementi eterogenei provenienti da diverse esperienze musicali.
Alessandro Al-Ma Mazzola, diplomato in batteria e percussioni all'Accademia romana “Scuderie Capitani” ed insegnante della stessa scuola, ha già pubblicato due singoli “In bilico” e “Il nostro tempo” uscito la scorsa estate”.
Piero Garone, la chitarra della band, è diplomato al Conservatorio e al C.P.M. di Milano, prestigiosa scuola diretta dal grande Franco Mussida.
La loro musica è fresca, frizzante. I testi delle loro canzoni diretti e veri…
In un contesto estroso e creativo, quello delle stanze "reali" dove la band si muove creando, inventando e… vivendo, nascono i cinque singoli: "Così come sei", "Satelliti", "Come il sole", "Mi manchi", e "Direzioni", ma è grazie a “L'Italiano Medio”, omaggio al primo lungometraggio firmato Maccio Capatonda (“Italiano medio”, appunto, film uscito lo scorso gennaio e campione di incassi 2015) che la band inizia a sentire aria di cambiamenti.
Con il brano, apprezzato dallo stesso Maccio e da più di 4mila fan che lo hanno votato sul web, la band è arrivata tra i 12 finalisti al Contestaccio di Roma, un concorso nato per dare spazio alla musica emergente e ai giovani artisti, e dare loro la possibilità di salire sul palco di San Giovanni a Roma, il primo maggio.
Le stanze di Federico sono riuscite a distinguersi sul palco del Contestaccio, coinvolgendo il pubblico presente e ottenendo un'ottima recensione da parte della giuria di qualità che ha evidenziato altri aspetti del mondo di Federico meritevoli di considerazione.
La band di Miglianico è stata infatti apprezzata non solo per la sua performance sul palco, ma anche per molti altri "prodotti extra settore (mettiamola così) che danno la misura dell'ambizione della band pescarese", scrive Fabrizio Galassi, giornalista e giurato al contest di Roma.
Galassi si riferisce in modo particolare alla “serie de Le stanze di Federico”, ovvero divertenti parodie di stralci di vita vissuta quotidianamente dai quattro ragazzi.
Un modo insolito e originale di tirare fuori una creatività che emerge sotto mille sfaccettature.
L'attuale formazione è composta da Federico Galli, Alessandro “Alma” Mazzola, il siciliano del gruppo e Piero Garone.
La band è seguita come direzione artistica, dal Maestro Giuliano De Leonardis, bassista della storica “Equipe84” e naturalmente, dalla Gallirecords, nelle persone di Piergiorgio Galli, Giorgino Galli e Laura Barocci.






viernes, 24 de julio de 2015

TONI RICCIARDI - ITALIA



Toni Ricciardi, storico delle migrazioni presso l’Università di Ginevra. Co-direttore della collana “Gegenwart und Geschichte/Présent et Historie” (Seismo). Dal 2009 coautore del Rapporto italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes. Autore di saggi sulla storia dell’emigrazione italiana in Svizzera, nel 2011 ha vinto il Premio Sele d’Oro Mezzogiorno.
Ha pubblicato, tra l’altro, “Associazionismo ed emigrazione. Storia delle Colonie Libere e degli Italiani in Svizzera” (Laterza 2013) dove racconta la presenza italiana in Svizzera a partire dal secondo dopoguerra e durante tutta la fase della Guerra fredda.
È tra gli autori del primo “Dizionario Enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo” (Ser 2014). Ha curato, con Sandro Cattacin, “Le catastrofi del fordismo in migrazione” (Cser 2014).
L’ultimo lavoro è dedicato alla catastrofe di Mattmark: “Morire a Mattmark. L’ultima tragedia dell’emigrazione italiana” (Donzelli 2015).

 

I miei lavori


morire-a-mattmackA Mattmark non ci si fermava mai, si lavorava giorno e notte per costruire un’imponente diga capace di produrre l’energia necessaria a un paese, la Svizzera, che stava vivendo una crescita economica senza precedenti. Nel cantiere lavoravano più di mille persone, in maggioranza straniere e provenienti soprattutto dalla provincia italiana. La «piccola» Svizzera accoglieva da sola quasi il 50 per cento dell’intero flusso migratorio italiano, dando occupazione a operai impegnati in grandi opere, come la diga di Mattmark. Ma il 30 agosto 1965, in pochi secondi, accadde l’irreparabile: «Niente rumore. Solo, un vento terribile e i miei compagni volavano come farfalle. Poi ci fu un gran boato, e la fine. Autocarri e bulldozer scaraventati lontano». A parlare è uno dei sopravvissuti intervistati nel libro, uno dei testimoni della valanga di più di 2 milioni di metri cubi di ghiaccio che seppellì 88 lavoratori. Di questi, 56 erano italiani. Come a Marcinelle, la tragedia rappresentò una cesura nella lunga e travagliata storia dell’emigrazione italiana, segnando un punto di non ritorno. Inoltre, suscitò molto scalpore in tutta Europa: per la prima volta, stranieri e svizzeri morivano l’uno a fianco all’altro. Nei giorni successivi si scavò senza sosta con la speranza di trovare ancora vivi amici, padri, fratelli, figli. Ci vollero più di sei mesi per recuperare i resti dell’ultima salma. Questa storia si concluse nel modo peggiore: i tempi dell’inchiesta furono lunghissimi, oltre sei anni, e i diciassette imputati chiamati a rispondere dell’accusa di omicidio colposo furono tutti assolti, nonostante l’instabilità del ghiacciaio fosse nota da secoli. In appello andò anche peggio, con la conferma dell’assoluzione e la condanna dei familiari delle vittime al pagamento delle spese processuali. L’oblio nel quale è caduta la catastrofe fa parlare di Mattmark come di una «Marcinelle dimenticata». Questo volume, a cinquant’anni di distanza, sfida quell’oblio attraverso una ricostruzione, attenta e documentata, di quanto avvenne.
Morire a Mattmark
L’ultima tragedia dell’emigrazione italiana
Saggi. Storia e scienze sociali – 2015
pp. XVI-178, rilegato, ISBN: 9788868432263
http://www.donzelli.it/libro/9788868432263
Acquista il libro su: ibs.it – amazon.it – inmondadori – lafeltrinelli – libreria Rizzoli

associazionismo-e-emigrazioneLe miniere di carbone in Belgio, le industrie in Germania, gli ultimi viaggi transoceanici nell’America Latina o verso l’Australia: sono queste le immagini che vengono subito in mente pensando agli italiani all’estero. Al contrario, la Svizzera – che dal secondo dopoguerra e fino alla metà degli anni Settanta del secolo scorso ha accolto da sola quasi il cinquanta per cento del flusso migratorio italiano – per lungo tempo è stata sottovalutata e quasi dimenticata dalla storiografia nazionale, nonostante abbia attirato milioni di italiani, prevalentemente del Nord-Nordest e poi, a partire dagli anni Sessanta, del Sud. Come poco conosciuta è anche la storia della tragedia di Mattmark, la Marcinelle dimenticata.
È proprio in Svizzera che viene fondata nel 1943 la Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera (FCLIS), un’eccezione senza precedenti nella storia dell’associazionismo italiano in emigrazione, nata dall’esigenza di assicurare una rappresentanza unitaria di tutti gli italiani e degli esuli del fascismo. Mentre l’Italia è alle prese con la sua ‘liberazione’, le Colonie Libere rappresentano il primo modello di supporto e assistenza agli emigrati.
Toni Ricciardi racconta la presenza italiana in Svizzera a partire dal secondo dopoguerra e durante tutta la fase della Guerra fredda. Una presenza che sarà caratterizzata da stagionalità e precarietà, oltre che da un alto tasso di clandestinità, la pagina più buia e poco conosciuta dell’immenso mosaico dell’emigrazione italiana, con protagonisti migliaia di bambini.
Associazionismo ed emigrazione. 
Storia delle colonie libere e degli italiani in Svizzera
Percorsi – 2013, 2014 II ed.
pp. 318, brossura, ISBN: 9788858106280
Acquista il libro su: ibs.itamazon.itinmondadorilafeltrinelli – libreria Rizzolieprice

studi-e-migrazioneThe rich mosaic of Italian migration has been portrayed and analyzed from different angles and through different methodological approaches, throughout time and space. The aim of this monographic volume is to offer a fresh interpretative line, using three key concepts – Catastrophe, Fordism and Migration – which allow us to reinterpret the history of migration as a Global History. Furthermore, this collective work aims to be the first of a series that intends to recover from oblivion the last catastrophe of the Italian emigration – «Mattmark, the Forgotten Marcinelle» – 50 years on from August 30th, 1965.
Per info: CSER – Introduzione: download
Per acquistare la rivista  inviare una email: Laura Camerini (camerini@cser.it)




MARÍA CRISTINA PICCIOLINI - GROSSETO -TOSCANA - ITALIA






Biografia

Maria Cristina Picciolini Theimer nasce ad Orbetello in provincia di Grosseto nel dicembre del 1966.
Si diploma presso il Liceo Artistico di Grosseto e, in seguito, all’Accademia di Belle Arti di Firenze, nella sezione pittura.
Da piccola cresce accanto alle sculture di Bruno Martinazzi, poi segue le orme dell’artista Gaetano Pompa, sfiorando da grande, i ricordi d’infanzia con Mario Schifano.
Dal 1995 fino al 2013 vive e lavora a Monaco di Baviera.
Dal 2014 vive tra Milano, Monaco di Baviera e la Toscana
Sposata e ha tre figli.

Studi compiuti
1980-1984 Liceo artistico, Grosseto
1984-1988 Accademia di Belle Arti; Firenze
1988 Diploma di pittura 113/120; Firenze
1991-1992 Corso di pittura – Teoria di Rudolf Steiner, Scuola di Luca; Firenze
Esperienza professionale
1988-1995 Corsi di disegno e pittura per bambini ed adulti; Orbetello
1998- Corsi di disegno e pittura; Jugendkunstakademie Monaco di Baviera
2004 -  Settimana d`arte con la scuola di Trudering; Monaco di Baviera
 Attività artistica
2002 Ideatrice e organizatrice di una donazione artistica di più di 100 opere italiane e straniere per il nuovo Ospedale di Orbetello;(GR)
Trompe l’oil
2002 Sala di riunione, Ospedale di Orbetello;(GR)
 Scenografie
Teatro italiano; Monaco di Baviera
Mostre
1993 Fortezza Spagnola, Porto S.Stefano (GR)
1994 Galleria „Anadiomene“; Orbetello (GR)
1995 Commerzbank Rotkreuzplatz; Monaco di Baviera
1998 Studio Prof.Königshöfer; Monaco di Baviera
2004 Wohnstift Augustinum; Monaco di Baviera-Neufriedenheim
2005 Finanzgericht München; Monaco di Baviera
2006 Studio Dr. Leibig; Monaco di Baviera
2009 Mohr-Villa; Monaco di Baviera
Mostre collettive
2001„Künstler aus aller Welt...“; Monaco-Neuhausen
2004 Galerie am Brunnen; Klosterlechfeld
2006 Galerie der schönen Künste; Klosterlechfeld
Attività giornalistiche e pubblicazioni
Dal 2006 scrive per la rivista online „Interventi“ di Monaco di Baviera.
Ha pubblicato come illustratrice con lo scrittore Alberto Pellai „Distanze“ con la casa editrice Erickson di Trento 
Ha pubblicato come autrice, il libro „Mare Magnum“. 

 
Un raccolta di 40 interviste di artisti italiani e stranieri, che vivono e lavorano fuori e dentro l’Italia.

Per una visione più ampia dell’artista, consultare il suo sito : www.picciolini.de



jueves, 23 de julio de 2015

ORAZIO LABBATE - SICILIA - ITALIA




Orazio Labbate è nato a Mazzarino nel 1985 ma ha vissuto sin dall’infanzia a Butera; si è poi laureato in Giurisprudenza all’Università Bocconi. Ha ottenuto due Master: comunicazione e media digitali; giornalismo economico, presso la Business School de Il Sole 24 Ore. Scrive per Viaggi 24, rubrica de Il Sole 24 Ore. Assistente ai programmi della web tv del Sole 24 Ore.Scrive per le riviste online: “Il primo amore” ,“Repubblica nomade” e suoi lavori sono apparsi su “Nuovi Argomenti”. Cura la rubrica Mostri notturni su Fuori Asse. Il suo blog è “Sicilia texana”. Romanzo di esordio: “Lo Scuru”- Tunué (novembre 2014). E’ rappresentato da Cristina Tizian Editing and Agency 







Blog personale: https://oraziolabbatekafkiano.wordpress.com/




 

SAMUELE PUPPO - LIGURIA - ITALIA



                                                SAMUELE PUPPO

Biografia
Samuele Puppo nasce a Pietra Ligure il 5 giugno 1998. Vive a Celle Ligure.
Frequenta il Liceo Classico-Linguistico Gabriello Chiabrera di Savona.
Inizia a suonare la chitarra all'età di 8 anni manifestando immediato interesse
per il blues. Le prime tablature le studia sotto la guida del maestro Paolo
Bonfanti (2008). A seguire: Matteo Cerboncini e Daniele Franchi, suoi
insegnanti dal 2009.
Riconoscimenti
Nel 2010 e 2011 partecipa ai campus estivi dell'Accademia Lizard di Brescia
dove vince, all'età di 12 anni, il 1° premio del “Contest di Improvvisazione”.
Nel 2011 partecipa alla prima edizione del “Sestri Guitar Festival”, dedicato ai
nuovi talenti chitarristici, classificandosi al 2° posto.
Dal 2012 studia canto e songwriting con Emanuele Dabbono, iniziando a
comporre propri brani musicali.
Nel 2012-2013 conduce periodiche Jam Session di blues al Count Basie di
Genova.
Nell'estate 2013 partecipa al “Beppe Gambetta 21st International Acoustic
Guitar Workshop (Slovenia)”, studiando con Beppe Gambetta, Mike Dowling e
Chris Newman. A fine corso si aggiudica, con un suo brano, il “Premio per il
miglior arrangiamento”.
Nel 2013 approfondisce lo studio della chitarra con il maestro Marco Cravero.
Nell'autunno dello stesso anno, selezionato tra centinaia di concorrenti italiani
e stranieri, arriva tra i tre finalisti della categoria “Junior” nel concorso “Tour
Music Fest – Festival Internazionale della musica emergente” portando sul
palco del Piper Club di Roma un suo brano originale.
Nel dicembre 2014 ad Albenga (Sv) si aggiudica, come unico vincitore, il
prestigioso premio del Festival “Su la Testa” dedicato alla musica emergente.Nel maggio 2015 vince la selezione ligure del concorso nazionale “Arezzo Wave
Love Festival” ed è tra i finalisti di “Wanted 1 Maggio”.
Il 28 maggio 2015 a Sarzana, nell'ambito dell'Acoustic Guitar Meeting, si
aggiudica il primo premio della categoria Chitarristi-Songwriter del concorso
“New Sounds of Acoustic Music”.
Il 17 luglio 2015 si esibisce sul palco di Pistoia Blues Festival come finalista
del contest “Obiettivo Bluesin”.
Progetti Musicali
Pur mantenendo radici nelle sonorità blues, Samuele Puppo ha esteso la sua
ricerca artistica verso un genere con forti influenze folk.
Samuele, oltre ad esibirsi come solista, ha formato con Lorenzo Piccone –
chitarrista - il duo The Town Brothers, la cui ricerca musicale va dal folk al
blues, dal bluegrass al country, con brani originali.
Dicono di lui
Marcello Milanese, tra i più apprezzati e quotati bluesman presenti sul
territorio nazionale, ha detto di lui: “Samuele Puppo forse l’unico talento
sotto i 20 anni che tengo a segnalare; davvero da tenere d’occhio”.
Il giornalista musicale Athos Enrile ha scritto di lui:
http://athosenrile.blogspot.it/2014/05/samuele-puppo-road-to-mountains.html
canale youtube: https://www.youtube.com/channel/UCbgNcbBLENUNVjqOkx1f8Qw





Contatti: 3400847953 - 3496140363
Facebook: Samuele Puppo
mail: samuelepuppo@gmail.com
alessandra.zacco@gmail.com





ADA ZAPPERI ZUCKER (tra la Sicilia e la Germania)




Sono nata a Catania ma vivo da molti anni in Germania. Ho studiato canto e pianoforte a Roma concludendo gli studi alla Musikhochschule di Vienna. Per alcuni anni ho svolto la carriera di cantante lirica e concertistica soprattutto in Germania e in Austria. Contemporaneamente al mio studio musicale ho collaborato con diverse Enciclopedie italiane, in particolare con il Dizionario Biografico dell'Istituto Treccani. Ancora oggi continuo ad insegnare canto.
Uno dei miei allievi, il pittore sudtirolese Gotthard Bonell, è stato anche mio maestro di pittura e i miei dipinti vengono usati come copertina per i miei libri.
Alcuni anni fa mi sono accorta che in seguito al mio lungo soggiorno all'estero avevo perso la consuetudine con la mia lingua materna: posso affermare che fu un momento di grande crisi di indentità. Decisi di riimparare l'italiano attraverso la scrittura; un lungo processo che peró ha portato i suoi frutti. Nel 2007 infatti fu pubblicato il mio primo libro, La scuola delle catacombe, che ebbe nel giro di un anno ben cinque ristampe, cui seguirono altre pubblicazioni, e cioè Il silenzio, che ha vinto il premio Chianti; Le inquietudini della sora Elsa,
che ha vinto il premio internazionale di 10.000 F. Kreatives Alter di Zurigo;Teatro di ombre,
primo premio Casentino; Un giorno a Bolzano e diversi racconti in antologie. Tutti i libri sono stati tradotti in tedesco.



Pagina Web: http://www.zapperi-zucker.de/italiano.html

lunes, 20 de julio de 2015

TRÍO IMPROMPTU - ROSARIO - ARGENTINA






Impromptu
Trío Ensamble instrumental

Sebastián Fregoni: Mandolina
Mariela Verdún: Aerófonos y percusión
Gabriel Luna: Guitarra

Música tradicional italiana, clásica y folclórica del mundo

Propuesta de Concierto 2015

  

Suona Ancora Mandolino, suona ancora per mé, é ormai trascorso molto tempo un cui riposi in questa terra, dove sei giunto alla speranza, nei sogni di ogni italiano. Fá si che ogni cuore e ogni  anima sia raggiunto da te. Suona ancora mandolino, suona da sempre per mé.
“ Suena ya mandolino, suena ya para mí, ya ha trascurrido mucho tiempo descansando en esta tierra, donde has llegado con la esperanza y los sueños de cada italiano, haz que cada corazón y cada alma pueda alcanzarte, suena mandolino, suena siempre para mí…”

El trío Impromptu, integrado por el mandolinista Sebastián Fregoni, la aerofonista Mariela Verdún y el guitarrista Gabriel Luna; invita a vivenciar una experiencia musical única con la combinación tímbrica de un ensamble de instrumentos en donde la mandolina es la protagonista. El acompañamiento rítmico y el despliegue armónico de la guitarra sumado al aporte melódico de instrumentos de vientos como la flauta traversa, la quena y la flauta piccolo le ofrecen un marco en donde la mandolina (o mandolino, en italiano) resalta y se destaca interpretando un repertorio en esencia de música tradicional italiana, pero enriquecido con melodías de países europeos y mediterráneos y aún más, obras tradicionales de todo el mundo, incluso de nuestra música argentina.
  La mandolina es un instrumento de cuerda pulsada a plectro (o púa) de origen italiano que nace en el siglo XVII descendiendo de la familia de los laúdes, y ha sido tan exitosa que logró expandirse en Europa y en todo el mundo, formando parte del folklore de gran diversidad de culturas. En el ámbito de la música erudita, grandes compositores han escrito obras para este instrumento como Vivaldi, Pergolesi, Paisiello, Hummel, Mozart y Beethoven, entre otros.
  Es usual escuchar como parte de la sonoridad distintiva de la música de Italia el vibrar de la mandolina, que consiste en una rápida sucesión de notas que conforman al oído un sonido continuo: el trémolo, que significa “que tiembla”, de percepción agradable. Otorga identidad a su lugar de procedencia, donde es usada para acompañar canzonetas, tarantelas y una gran variedad de géneros, tiene influjo en las regiones de Campania, Calabria, Sicilia y todo el sur de Italia, aunque se toca en toda la península y aún más, es sonado en toda Europa, tanto en forma solista como integrada en orquestas denominadas de plectro junto a instrumentos de su misma familia como la mandola, el mandocello, el liuto cantabile y el mandobasso. 
  Ofrecemos al espectador obras de tinte popular, tanto de preponderancia melódica que caracteriza a las canzonetas como Torna a Surriento, ‘O Sole Mio, Parlami d’amore Mariú, Con te Partiró, Brucia la Terra (de la película “El Padrino”), así como en las de importancia rítmica: tarantelas, valses y polcas, que nos son tan conocidas y familiares: Funiculí Funiculá, Carnaval de Venecia, Reginella Campagnola, Quel Mazzolin di Fiori, etc. Sumamos además obras de alto nivel de composición específica para mandolina como son Danza Spagnola, Bolero y Tarantella Napoletana del famoso compositor napolitano Raffaele Calace (1863-1934) en donde se destaca la versatilidad, el máximo despliegue sonoro y el virtuosismo del instrumento.
  La mandolina, aunque poco conocida en nuestro país, tiene también un rol actual importantísimo en la música de nuestro continente sudamericano, reflejada en el tango, la música brasileña, el folklore venezolano y la música andina, y es por ello la razón de ampliar nuestra propuesta reivindicatoria, interpretando tangos como La Última Copa de Francisco Canaro, Volver y Melodía de Arrabal de C. Gardel y Lepera, choros brasileños como “Noites Cariocas” de Jacob do Bandolim, afirmando que la historia no tan remota de la inmigración y su inmenso caudal cultural, no sólo en Argentina sino en toda América, dejó y deja aún marcas imborrables en nosotros, y la mandolina es testigo y protagonista de esto.
  El sonido de la mandolina, ya olvidado en el tiempo y que alguna vez se hizo presente en nuestro suelo, es actualmente y en forma llamativa referido por nuestro público como novedoso; lleva al oyente a una atmósfera dual de nostalgia y alegría, a un recuerdo que evoca la impronta de la inmigración italiana y europea en nuestro país y en todo el nuevo continente; y nos conecta con nuestras más profundas raíces, objetivo que consideramos primordial para el arte musical en la reivindicación y transmisión de nuestros orígenes culturales.

Sebastián David Fregoni, Mandolinista.


  Nacido en la ciudad de Rosario en el año 1977, comienza a la edad de 15 años sus estudios de guitarra eléctrica y clásica, primeramente como autodidacta y a los 18 años se inicia en la academia de guitarra “Zemp”, luego de años de estudios particulares comienza su labor en la enseñanza de guitarra eléctrica,  la que realiza hasta la actualidad.
  En el año 2006 inicia su actividad en la música italiana como guitarrista solista y acompañante junto al fallecido cantante Domenico Vartuli, de origen italiano y radicado en Argentina, con quien realiza junto a su conjunto ya disuelto “Ital Melody” gran cantidad de actuaciones en la ciudad de Rosario así como ciudades y pueblos de sus alrededores.
  En el 2007, inmerso en la música de la península toma contacto, a través de instrumentos aportados por los inmigrantes que aún residen en nuestro país, con la mandolina; comienza así su estudio en forma autodidacta, debido a la inexistencia de academia y enseñanza formal del instrumento en Argentina; realizado con el apoyo de mandolinistas profesionales italianos y belgas a distancia, realizando estudios de tipo técnico, teóricos y musicológicos que abarcan el espectro de la mandolina como instrumento clásico, folklórico y popular italiano y europeo.
  Durante todo el año 2008 inicia su actividad como solista, trabajando con distintos músicos y promoviendo el instrumento a través de distintos conciertos en las asociaciones italianas de Rosario, así como en eventos privados diversos, continuando durante todo el 2009 con un aumento progresivo de propuestas musicales. En este mismo año es invitado en el mes de noviembre a participar del prestigioso evento nacional nominado la “6ª Semana Siciliana", con actuaciones en las ciudades de Rosario, Funes, Santa Fe Capital, Paraná y con cierre en el Teatro Coliseo de la ciudad Autónoma de Buenos Aires, homenajeando a la música folklórica de la isla de Sicilia. Es en este año 2009 cuando comienza con la enseñanza de la mandolina en forma particular, actividad que realiza hasta la fecha con decidida convicción en la promoción y la docencia del instrumento.
   El 1º de junio del 2010 es convocado por el Consulado General de Italia en Rosario a formar parte del “Concierto Aniversario de la República italiana”, realizado en el Teatro “El Círculo” bajo la dirección del Mto. Fernando Ciraolo, espectáculo que se reiteró el 4 del mismo mes en el teatro “Aldo Braga” de la ciudad de San Lorenzo. Continuando actuaciones en Rosario, Casilda, Funes, Alcorta y San Lorenzo; debuta en noviembre del 2010 en la popular “Fiesta Nacional de Colectividades” de Rosario, en el stand que representa a Sicilia con la Asoc. Italiana Alcara li Fusi y realiza un concierto con la Orquesta Municipal de Cámara de Rosario, dirigida también por el Mto. Fernando Ciraolo, interpretando el Concierto de Antonio Vivaldi (1678-1741) para laúd RV 93, versionado para mandolina.
  En continuas actuaciones a nivel privado e institucional, y acompañado de aquí en adelante por la Profesora de Música Mariela Verdún en flauta traversa, flauta piccolo, aerófonos y guitarra; se destacan durante el 2011 el concierto en mayo en el Sindicato del Seguro de la ciudad de Rosario, en junio el concierto “Aniversario de la República Italiana”, también celebrado en el Teatro “El Círculo”, bajo la dirección del Mto. Fernando Ciraolo y formando parte de la 1° “Fiesta de la Italianidad” de la Ciudad de Santa Fe, en julio el concierto “Lírico-Clásico” en la institución “Rumbos” de la ciudad de San Nicolás, en el mes de agosto el concierto en la Asociación Italiana de la ciudad de Paraná (Entre Ríos), y en octubre la presentación en el Consulado General de Italia de la ciudad de Rosario, en noviembre la Fiesta Nacional de las Colectividades, actuando tanto en el Stand de Sicilia como el debut en el escenario mayor, representando en distintas ocasiones a la Asociación Italiana “Alcara li Fusi”, a la Asoc. “Campani nel Mondo” y a la Asoc. Familia Molisana junto al coro “Il Matese”, todas de la ciudad de Rosario. El dúo cierra el año musical en diciembre con el importante concierto en la “Fundación Italia”, también de la misma ciudad.
  Durante el 2012 se suceden actuaciones en el Club Kentucky de la ciudad de Funes, en Rosario la Asociación Italiana Alcara li Fusi, concierto en el Colegio de Magistrados, participación como músico invitado en el disco acústico de la banda de rock rosarina Patagonia Revelde titulado “Entre sin Golpear” , noche de Colectividades, Asociación Familia Marchigiana, Hotel “Savoy”, salón de fiestas “Event”, Fiesta de las Colectividades Stand de Sicilia y escenario mayor en dos ocasiones representando a la Asoc. Alcara li Fusi y al Coro Molisano “Il Matese”, acompañado en ocasiones en este último trayecto del año por el acordeonista Fernando Passaro.
 En el mes de marzo del 2013 culmina los estudios de la carrera de Medicina cursados en la Universidad Nacional de Rosario, obteniendo el título de Médico; carrera que realizó siempre paralela y con la misma dedicación y vocación que la actividad artística musical. En el trascurso de este año se suceden las presentaciones en la Asoc. Alcara li Fusi; un nuevo “Concierto Aniversario de la República Italiana” en el teatro “El Círculo” de nuestra ciudad y dirigido por el Mto. Fernando Ciraolo; el dúo se presenta en el concierto en la Asoc. Italiana de la ciudad de San Pedro; en el recital temático en el bar “La Fávrica”, amenizando musicalmente las Jornadas “Entre Italia y Argentina” que organizó el instituto COELI de idiomas a cargo del Prof. Carlos Italiano y con la participación de Fernando Passaro en el acordeón ; en el  programa radial italiano “Entre Nosotros” en Fm Uruguay, conducido por la locutora Franca Salaris; en la nueva edición de la Fiesta Nacional de Colectividades, tanto en el stand de Sicilia como en el escenario Mayor, representando nuevamente a la Asoc. Alcara li Fusi; en el programa radial “Sobre Tablas” de la Asoc. Argentina de Actores en FM Radio Nacional y en la cadena de Restaurantes “Piacere”.
  El año concluye con actuaciones en la Asoc. Italiana de la ciudad de San José de la Esquina, en la Asoc. Italiana de Granadero Baigorria y en actuaciones de carácter privado.
   Los lunes de febrero del 2014 realiza el dúo la noche temática italiana con platos típicos en el restaurant rosarino “Espiria”, en el mes de marzo una actuación en el Consulado de Italia en Rosario, en abril presentamos nuestra propuesta en el programa cultural de la Provincia “Querer, Creer, Crear”, actuando en el club reflejos de la zona oeste de Rosario, fiesta del Comites en junio, concierto en el Sindicato del Seguro en julio, en setiembre en la Fiesta de Colectividades de Inriville (Cba) en dos ocasiones, Asoc italiana de la ciudad de Granadero Baigorria, Concejo deliberante en “Colectividades al Consejo” representando a Alcara li Fusi, concierto en Familia Molisana; en la Ciudad de Santa Fe musicalizando el “Proyecto Altrocché” sobre inmigración italiana, a cargo de la Prof. Adriana Crolla, con material de grabación para el film documental realizada en el mes de febrero; en el mes de octubre en la Ciudad de Rafaela (Sta. Fe) para el “Instituto de lengua Italiana Dante Alighieri”, nueva actuación en el Consulado de Italia en Rosario con el proyecto “Altrocché”, en noviembre en el Instituto “Dante Alighieri” de la ciudad de San Francisco (Cba), amenización de festejo de fin de año de la mutual “Sancor Salud” en el Delta Eco Spa de la ciudad de Tigre (Bs As), Distrito Noroeste de Rosario, Fiesta de Colectividades en Rosario y contrataciones privadas.
En el transcurso del año 2014 nace el “Trío Impromptu”, con la participación de Mariela Verdún en aerófonos y percusión, y Gabriel Luna en guitarra, debutando recientemente en el mes de abril del corriente 2015 con la “Noche Italiana” en el Restaurant “Espiria” de la ciudad de Rosario, formación que espera con ansias poder presentarse próximamente en nuevos eventos de la colectividad y donde se requiera, siempre con el afán de trabajar por la difusión cultural, como se ha hecho desde hace ya casi diez años.



  Mariela Verdún, Docente de Música,  Aerofonista.



  Nacida en la Ciudad de Rosario en el año 1975, Inicia su carrera artística siendo una niña a partir de las clases de música que dictaban sus padres quienes la integraban formando parte de orquestas y ensambles de música folclórica y popular de los cuales eran directores. Cursó sus estudios musicales en la Escuela Provincial de Música de Rosario obteniendo el título de Maestro Nacional de Música especialidad en Flauta Traversa. Desde el año 1998 hasta la fecha se desempeñó como profesora de música, coordinadora de talleres y cursos de música folclórica en distintos ámbitos: Municipalidad de Rosario, Municipalidad de San Lorenzo, escuelas y centros culturales. Actualmente es docente de nivel primario en un colegio de la ciudad de Rosario.
 Se especializa en la ejecución y el estudio de la flauta traversa e instrumentos aerófonos andinos (quena, sikus, pincullos, etc). Participó como músico sesionista en variados proyectos artísticos y musicales, en grabaciones, obras de teatro y títeres y  formando parte en agrupaciones musicales de diversos estilos y géneros dando conciertos y recitales en muchos escenarios:
*Orquesta Folklórica Infanto juvenil de Rosario (1987-1990)
*Cuarteto de Flautas traversas Telemann (1989-1993)
*Coro Pablo Casals (1989-1991)
*Taller de música electroacústica de la escuela Prov. De música (1991)
*Conjunto de música folklórica: La familia de Elida y Juan (1992-1997)
*Conjunto de música popular: Jorge Pueblo y su  conjunto (1995-1997)
*Conjunto de música popular: Art-tres (2006-2008)
*Conjunto de música popular y folklórica Mistisikus (2005-2009)
*Agrupación de música tradicional y popular andina: Sikuris del Monumento (desde 2006)
*Conjunto de música urbana: Evangelina Mares y su conjunto (2008-2009)
*Conjunto de Música folklórica y popular Italiana “Moto Perpetuo” (desde2010) e “Impromptu” desde 2014.
*Grupo de Música Infantil Sombrerito (2014)
Desde el año 2010 incursiona en la música popular y tradicional italiana acompañando musicalmente como instrumentista y docente al Mandolinista Sebastián Fregoni, trabajando juntos y desarrollando proyectos de difusión y formación de ensambles instrumentales y vocales de música italiana para niños y adultos en el ámbito institucional de toda la colectividad.

Gabriel Luna, Guitarrista




    Nace en Rosario el 11 de junio de 1986, inicia sus estudios musicales en la Escuela de Música de la Facultad de Humanidades y Artes de la Universidad Nacional de Rosario (UNR), en la carrera de Guitarra clásica, donde obtiene el título de Guitarrista en el año 2013 y en el corriente año 2015 el título de Profesor en Guitarra y Licenciado en Guitarra.
   Ha formado parte de proyectos musicales de Rock como guitarrista eléctrico; en formaciones corales como el Coro Polifónico “Victoria Consort” (2006 a 2009), perteneciente a la Iglesia de Ntra. Sra. de Lourdes, el proyecto artístico “Lírica Veneciana” (2007 a 2009), Coro Argentum (2009 a 2011) , grupo musical de animaciones de fiestas “Copas Rotas Eventos” durante el 2010 al 2012, el grupo tributo a Les Luthiers “Carpe Diem” en el 2011. En el 2012 y 2013 es Integrante del Quinteto de Guitarras perteneciente a la Orquesta Escuela de Tango que coordina la Secretaría de Cultura y Educación de la Municipalidad de Rosario. Además a partir del 2011 trabaja como profesor particular de Guitarra y Armonía Aplicada.
  Desde el año 2014 se desempeña como ayudante de 2ª Ad Honorem en las asignaturas Guitarra I y II del Ciclo de Nivelación perteneciente a la Cátedra de Guitarra en la Escuela de Música de la UNR, a cargo de la Prof. Y Lic. Adriana Notta. Cargo obtenido por concurso. En el transcurso del mismo año se integra y da inicio junto a Sebastián Fregoni y a Mariela Verdún la formación Trío “Impromptu”, proyecto de difusión de la música italiana con mandolina.



Repertorio Trío instrumental Impromptu (Julio 2015)

Italianos

A Pampina Dilalliva (Tradicional Siciliano)
Chitarra Romana (Tango italiano)
Ciuri Ciuri (Tradicional Siciliano)
El Carnaval de Venezia (Tradicional Veneciano)
Eoliana y Tarantella (Tradicional Siciliano y Folk antiguo)
Funiculí Funiculá (Tarantella Napolitana)
‘Ndrezzata (Tarantella Napolitana)
‘O Sole mio (Canzonetta Napolitana)
Pipo Polca (Tradicional Siciliano)
Quel Mazzolin di Fiori (Tradicional Italiano)
Reginella Campagnola (Tradicional Italiano)
Tarantella Napolitana Tradicional
Tema de Amor del film “El Padrino”
Vals del film “El Padrino”
Viale Fiorito (Vals Siciliano)
Vitti ‘na Crozza (Tradicional Siciliano)

Obras de cámara

Bolero Op. 26 (Raffaele Calace)
Danza Spagnola Op. 105 (Raffaele Calace)
Tarantella Napoletana Op. 18 (Raffaele Calace)

No italianos
Volver (Tango argentino)
El Mercado de Testaccio (Grupo Intillimani)



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