martes, 17 de abril de 2018

MARCO TROGI - PISA - TOSCANA - ITALIA











INCIPIT:
È un predatore, il suo territorio di caccia è la rete. Forse starà cacciando anche in questo momento mentre leggi queste parole. Fai attenzione, ti prego, non accettare l’amicizia da chi non conosci veramente, nel web chiunque può essere chiunque. Immagino che ti starai chiedendo perché ti dico tutto questo, vero? Lo faccio perché io ho provato cosa vuol dire lottare per strappare qualcuno che ami agli artigli di un Orco, anche se credo che comunque sia impossibile farti comprendere, veramente e fino in fondo, cosa si prova quando tua figlia d’improvviso si trasforma in qualcosa che non riconosci più, quando senza motivo ti diventa nemica, quando ti rendi conto che qualcuno le sta mangiando l’anima proprio sotto ai tuoi occhi e tu, tu non puoi far niente. Resti lì impotente, inerme davanti all’assurdo, vorresti farle capire che sta sbagliando, gridarle di non farlo ma la tua voce è muta, poiché, per la tua bambina tu, tu non sei più nessuno, non sei più niente, semplicemente non esisti... e intanto un Orco te la sta portando via. No, non credo tu possa capire e, francamente, ti auguro con tutto il cuore tu non possa comprendere mai. La mia storia grazie a Dio ha avuto un lieto fine, sì, ed è questa per me la cosa più importante, ma… quanti altri riusciranno ad avere la mia stessa fortuna? Sicuramente ho scritto questo libro per esorcizzare una terribile esperienza che ha visto protagonista la mia famiglia ma, contestualmente, l’ho fatto anche per provare a immaginare cosa di peggio sarebbe potuto accadere se io e mia moglie non fossimo, invece, intervenuti al momento giusto. Ne è uscito così un thriller nel quale, oltre alla narrazione dei fatti reali, ho volutamente lasciato a briglia sciolta anche la mia fortemente provata e impressionata fantasia affinché, magari, anche altri possano comprendere che nessuno può e potrà mai considerarsi immune ai torbidi desideri di un Orco.
Marco Trogi