viernes, 16 de diciembre de 2011

Pubblicazione e Promozione New Album "niente d'importante" di Marco Masini 2011‏


                                   

Record Production & Publishing
Music Relation & Consulting
MARCO MASINI
Biografia
Marco Masini nasce a Firenze il 18 settembre 1964. Eredita la passione per la musica dalla madre,
che canta e suona il pianoforte. All'età di tre anni riceve in regalo una pianola e riesce a suonare
ad orecchio White Christmas. Qualche anno più tardi comincia a ricevere lezioni di musica,
studiando Bach, Chopin e Mozart, pur amando pure la musica Pop e Rock. Dopo anni di musica
suonata in feste di paese e pianobar,, Marco comincia a prendere lezioni di pianoforte da Walter
Savelli (pianista di Claudio Baglioni e maestro di numerosi altri artisti famosi) ed a lavorare tra
Modena e Firenze nell'ambito della musica da discoteca.
Trova inizialmente difficoltà a presentare i propri pezzi alle case discografiche poiché non possiede
la “faccia dell'artista” ed il suo stile è piuttosto atipico. Tuttavia nel 1986, grazie a Bob Rosati,
conosce prima Beppe Dati e poi Giancarlo Bigazzi e con questi comincia a lavorare ad alcune
colonne sonore (Mediterraneo, Mary per sempre, Ragazzi fuori), fa la voce guida di Si può dare di
più (portata a Sanremo dal trio Morandi, Ruggeri e Tozzi) ed è concertista dal vivo nella tournée di
Tozzi al Royal Albert Hall di Londra (suoi sono gli arrangiamenti, le tastiere ed il remix di
Immensamente) ed in quella di Raf (per il quale cura anche gli arrangiamenti dell'album Cosa
resterà...).
Nel 1990 la svolta: partecipa a Sanremo con Disperato e vince nella sezione “Giovani”. Da qui,
pubblica il suo primo disco (Marco Masini). Visto il successo, l'anno successivo torna a Sanremo e
si piazza al terzo posto (dietro Cocciante e Zero) con Perché lo fai, il cui singolo risulta essere il più
venduto in assoluto in Italia nel 1991. L'album che lo contiene si intitola Malinconia. Con esso
Marco vince il Festivalbar, mentre il video della canzone, registrato in un concerto del suo
primissimo tour al Palaeur di Roma, vince come miglior video live di Riminicinema '91.
Assieme al successo iniziano tuttavia le prime difficoltà: nel 1993 viene pertanto pubblicata la
canzone Vaffanculo, uno sfogo di Marco contro i suoi denigratori, che lo accusano di essere
pessimista e portatore di sventura. La canzone anticipa l'album T'innamorerai, che apre a Marco
anche le porte dell'estero, in particolare Germania, Francia e Spagna (in spagnolo), dove nel
frattempo era anche stata pubblicata una raccolta dei brani dei suoi primi due album. Polemiche e
censure proseguono due anni dopo, quando, nel gennaio del 1995, viene pubblicato l'album Il cielo
della Vergine, contenente in particolare le canzoni Bella stronza e Principessa, dai testi molto forti
ed espliciti. L'album esce in Italia, Svizzera, Belgio, Olanda, Germania e, in versione spagnola,
Spagna ed America Latina.
Dopo la pubblicazione del primo “Best” (L'amore sia con te, 1996), nel 1998 Marco si distacca
artisticamente da Bigazzi e pubblica l'album Scimmie, esperimento discografico che si ispira al
Rock stile anni '70, apprezzato dalla critica ma non dal pubblico. L'anno successivo, pertanto,
Marco torna sui suoi passi e pubblica il singolo Il giorno più banale, un augurio di Natale
universale, a cui segue, l'album Raccontami di te, presentato dall'omonima canzone al Festival di
Sanremo. Nonostante il risultato non brillante ottenuto al termine della manifestazione canora, il
disco vende bene ed il successivo tour teatrale ha notevole successo. Non pago, a meno di un
anno di distanza, Marco pubblica anche Uscita di sicurezza (2001), un disco dai mille volti, che
segna peraltro un temporaneo ricongiungimento artistico con Giancarlo Bigazzi.
Sono tuttavia anni difficili per Marco e per la musica italiana in generale: la considerazione nei
confronti di Marco da parte dell'opinione pubblica e dei media è andata nel tempo peggiorando,
anziché migliorando, aggravata dall'andamento altalenante delle recenti pubblicazioni
discografiche dell'artista. Martedì 17 aprile, Marco decide pertanto di denunciare tutto quanto al
telegiornale e di annunciare il suo ritiro dalle scene, in quanto impossibilitato a lavorare.
Tra il 2002 e l'estate 2003 Marco si limita a svolgere alcuni concerti nelle piazze italiane,
inizialmente con l'idea di presentare al pubblico un nuovo gruppo di cui sarebbe diventato il
produttore. Il suo pubblico più affezionato, tuttavia, non smette mai di dimostrare la propria
vicinanza al cantautore fiorentino, in questo momento così difficile e delicato della sua carriera,
arrivando persino ad organizzarsi per realizzare e dedicargli una canzone (dal titolo Cosa rimane
(A Marco)) per ringraziarlo delle emozioni elargite in passato e per esortarlo a ritrovare lo stimolo e
la forza per tornare a scrivere e cantare nuove canzoni.
Fortunatamente ciò non è vano: dopo aver incontrato nuovamente il suo “scopritore” Mario Ragni,
che nel frattempo aveva fondato l'etichetta discografica indipendente MBO Music, Marco pubblica
nell'ottobre del 2003 l'album .. il mio cammino, contenente tre brani inediti (in particolare la
significativa Generation, biglietto da visita del rinnovato Masini e manifesto della sua maturazione)
ed alcuni riarrangiamenti e riarmonizzazioni dei suoi precedenti successi. Ma arriva a marzo 2004
il vero riscatto: avendo presentato al Festival di Sanremo più innovativo degli ultimi vent'anni la
canzone L'uomo volante, Marco trionfa al televoto, e vince anche il premio della commissione
artistica per il miglior testo e quello assegnato dalla Sala Stampa Radio e TV Private. Con l'album
Masini, riedizione de .. il mio cammino contenente anche L'uomo volante ed E ti amo (quest'ultima
presentata anche al Festivalbar in estate), Marco, ormai quarantenne, riesce nel compito più
difficile: rientrare nel cuore della gente, oltre che in Top 10 nelle classifiche di vendita e di airplay
radiofonico. Il disco viene successivamente pubblicato anche in Francia e nel Benelux nonché in
Germania, Austria, Svizzera (dalla Sounds Of Life Records).
L'anno successivo, su invito del suo amico ed estimatore Paolo Bonolis (nuovo conduttore e
direttore artistico, assieme a Gianmarco Mazzi, del festival), Marco torna a Sanremo e presenta
Nel mondo dei sogni, facendo segnare il picco di ascolti nella quarta serata in cui, come vuole il
regolamento del festival, egli esegue una versione unplugged del brano, cantata assieme a
Jessica Morlacchi. Il successo è tale da indurre la produzione a registrare e pubblicare un secondo
singolo radiofonico per questa versione della canzone. L'album, invece, viene pubblicato in Italia il
10 giugno 2005, e successivamente (grazie a LM Live Music/Sounds Of Life Records) in Francia,
Benelux, Germania, Austria ed Svizzera, con il titolo Il giardino delle api.
Il 2006, invece, vede Marco Masini impegnato in un nuovo progetto inedito con Umberto Tozzi:
esce l'album Tozzi Masini che contiene tre brani scritti a quattro mani dai due artisti in duetto e
dodici pezzi alternati del primo che reinterpreta il secondo e viceversa. Con un biglietto da visita di
oltre cinquanta milioni di dischi venduti nella loro carriera e con il brano Come si fa...?, che riesce
ad inserire le cornamuse in un pezzo Pop dalle sonorità assolutamente moderne, l'inedita coppia,
ormai non più giovanissima, cattura comunque il favore anche dei network radiofonici più “di
tendenza” e firma un tour che fa segnare un secondo tipo di connubio, quello tra il pubblico dei due
cantanti, riuniti in un unico coro appassionato. L'anno successivo Marco si cimenta in una nuova
inedita esperienza: ispirandosi liberamente alla favola di Hans Christian Andersen, presenta lo
spettacolo Il brutto anatroccolo, scritto assieme a Beppe Dati, nel quale a parti recitate si alternano
le canzoni che meglio descrivono i diversi momenti della sua vita, tutte ripresentate in veste
acustica.
Masini si presenta al Festival di Sanremo del 2009 con la canzone L'Italia, una dichiarazione
d'amore di Marco per il suo paese, un sentimento in grado di vincere su tutta una serie di
provocazioni e luoghi comuni che sono sulla bocca di un po' tutti gli italiani, da almeno tre
generazioni a questa parte. L'esecuzione della canzone al Festival di Sanremo anticipa di pochi
giorni l'uscita dell'album L'Italia... e altre storie
Carriera e vita spesa per la musica, Marco Masini li celebra con l’album Un palco lungo... 20 anni!
Vent’anni di poesia e musica alla Masini raccolti in un cofanetto in uscita il 23 novembre 2010. Un
doppio CD, con 23 dei suoi pezzi migliori e un DVD con il concerto live tenutosi al Nelson Mandela
Forum di Firenze per dire ai suoi fans: grazie di esserci stati, io sono sempre con voi.
Esce in novembre 2011 “Niente d’importante”, il nuovo album d’inediti di Marco Masini
A tre anni dall’uscita di L’Italia... e altre storie, il cantautore fiorentino torna con 12 brani nuovi
incentrati sul tema dell’amore visto nelle sue varie sfaccettature: non più un amore disperato, ma
un fiore che devi curare (Quello che adesso non so), il sentimento di un distacco da dire a bassa
voce perché ormai non fa più male (Non ti amo più), un qualcosa che “pensavi non ti capitasse più”
e improvvisamente ti riaccende la vita (L’amore si ricorda di te).
L’uscita del CD è stata anticipata dal singolo ”Non ti amo più” in rotazione radiofonica dal 5
Novembre: “non ti amo più” è il manifesto di un sentire maturo del cantautore fiorentino che,
superati i momenti di rabbia mista a eccessi giovanili e istintivi, lascia spazio a un coraggioso
equilibrio raggiunto con sacrificio e duro lavoro su se stesso. Un’amicizia trasformatasi in amore
non corrisposto trova sfogo in un dialogo iniziale con un pianoforte solo che sembra essere la voce
dell’anima ferita. Un’anima che cerca di darsi spiegazioni in un’ascesa vocale quasi febbrile resa
più intensa dal timbro graffiante di Masini. Viene allora da chiedersi se “la febbre lieve che poi
passa da sé” non sia in realtà l’eterna reazione di tutti noi ad ogni ossessione d’amore.
L’Album dal titolo Niente d’importante è prodotto da Joe&Joe e Sounds Of Life Records e
distribuito da Edel International.

SOUNDS OF LIFE RECORDS C/O SWISSTICKETNET GMBH – P. O. BOX – 8401 WINTERTHUR (SWITZERLAND)
PHONE +41(52)242 33 31– FAX +41(52)242 33 32 – WWW.SOUNDSOFLIFERECORDS.COM - INFO@SOUNDSOFLIFERECORDS.COM
Record Production & Publishing
Music Relation & Consulting








PRESALE ALBUM
TITLE:
NIENTE D’IMPORTANTE
ARTIST:
Marco Masini
MARCO MASINI - “niente d’importante”
A tre anni dall’uscita di L’Italia... e altre storie, il cantautore fiorentino torna con 12
brani nuovi incentrati sul tema dell’amore visto nelle sue varie sfaccettature: non
più un amore disperato, ma un fiore che devi curare (Quello che adesso non so), il
sentimento di un distacco da dire a bassa voce perché ormai non fa più male (Non
ti amo più), un qualcosa che “pensavi non ti capitasse più” e improvvisamente ti
riaccende la vita (L’amore si ricorda di te).
Non mancano riferimenti autobiografici come in Marco come me: il Marco uomo
vede il Marco artista in una sorta di sdoppiamento analizzato con razionale
lucidità, firma e leitmotiv di tutto l’album.
L’uscita del CD è stato anticipato dal singolo”Non ti amo più” in rotazione
radiofonica dal 5 ottobre: “non ti amo più” è il manifesto di un sentire maturo del
cantautore fiorentino che, superati i momenti di rabbia mista a eccessi giovanili e
istintivi, lascia spazio a un coraggioso equilibrio raggiunto con sacrificio e duro
lavoro su se stesso. Un’amicizia trasformatasi in amore non corrisposto trova
sfogo in un dialogo iniziale con un pianoforte solo che sembra essere la voce
dell’anima ferita. Un’anima che cerca di darsi spiegazioni in un’ascesa vocale
quasi febbrile resa più intensa dal timbro graffiante di Masini. Viene allora da
chiedersi se “la febbre lieve che poi passa da sé” non sia in realtà l’eterna
reazione di tutti noi ad ogni ossessione d’amore.
MARCO MASINI - “niente d’importante”
Drei Jahre nach dem Album Veröffentlichung LiItalia... e altre storie, der Florentiner
Cantautore und Songwriter kommt mit 12 neuen Liedern über das Thema der Liebe
zurück, die in den verschiedensten Facetten gesehen wird,: keine hoffnungslose
Liebe mehr, aber eine Blume auf die man Acht geben muss (Quello che adesso),
das Gefühl einer Trennung und wie man leise darüber erzählt, weil es inzwischen
nicht schlechter geht (Non ti amo piu), wenn man denkt „es wird mir nie mehr
passieren“ und plötzlich kehrt es in dein Leben zurück (L'amore si ricorda di te).
Verpassen Sie nicht die autobiographischen Hinweise in Marco come me: wie
Marco die Person sich selbst als Marco den Künstler sieht, analysierte mit einer Art
von gespaltener und vernünftiger Klarheit, das sein Markenzeichen und das
Leitmotiv des ganzen Albums ist.
ORDER-NO.:
MUSICSTYLE Pop/Rock
RELEASED 2011
RETURN
PRICECODE
PACKAGING
New Album „niente d’importante”
Data di Pubblicazione: 09. Dicembre 2011
Die CD-Veröffentlichung wurde mit der Single „Non ti amo più“ die schon in einer
Radio-Rotation ab 5. Oktober 2011 ist: „Niente d'importante“ ist die Manifestation
von einem reifen florentinischen Songwriter, der die Momente gemischten Ärgers zu
jugendlichen und instinktiven Überschüssen überwältigte und genug Raum für ein
Gleichgewicht lässt, dass er mit vielen Opfern und harter Arbeit an sich selber
erreicht hat. Eine Freundschaft, die zur unerwiderten Liebe wurde, findet sich in
einem Einklang eines anfänglichen Dialoges mit einem Klavier-Solo wieder, dass
scheint wie die Stimme der Seele zu sein. Eine Seele die versucht Erklärungen zu
geben, in einem Aufstieg einer schnellen fieberhaften Stimme, die neben dem Klang
von Masini noch intensiver klingt. Die Frage ist dann, ob " sanftes Fieber, das von
selbst wieder weg geht" wirklich eine Reaktion von uns allen auf die ewige
Obsession der Liebe ist.
PROMOZIONE E ATTIVITÀ DI MARKETING:
PROMOTION & MARKETING:
STAMPA / PRESSE:
•Campagna promozionale intensiva attraverso i giornali di lingua italiana,tedesca e
francese, riviste specializzate nel settore musicale, Magazine, quotidiani,
settimanali e mensili.
CD Album - Tracking list:
1) Non ti amo piu'
2) Fino all'ultimo minuto
3) Il buffone del momento
4) Colpevole
5) Il principe azzurro
6) Niente d'importante
7) Quello che adesso no so
8) L'amore si ricorda di te
9) L'eterno in un momento
10) Resta ad un passo
11) Angela e la felicita'
12) Marco come me
RADIO:
• Promozione radiofonica tramite Radio Tour ed interviste.
TV:
• Costanti e massicce presenze televisive.
INTERNET:
• Il prodotto sarà inserito sulle prime pagine dei maggiori motori di ricerca.
SPECIAL–Marketing:
• Conferenze stampa in Ticino, Svizzera tedesca e quella francese.
Marco Masini Live in Concert: “niente d‘importante-Tour 2012”
In Switzerland; 14. Februar 2012
Belgium; 09. March 2012 – Bruxelles
10. March 2012 - Charleroi
Marco Masini da vivere Live in Tour “niente d’importante-Tour 2012”
In Frankreich, Belgien, Deutschland, Holland, Österreich und Schweiz.
Sounds of Life Records –Frauenfelderstrasse 68 - 8401 WINTERTHUR – CH / P. O. Box 2067 -
Phone;+41(52) 2460080– Fax;+41(52) 2460081 – www.soundsoflifereocrds.com – info@soundsofliferecords.com

Record Production & Publishing
Music Relation & Consulting
MARCO MASINI
Niente d’importante
il nuovo album di inediti
Esce in ottobre 2011 Niente d’importante, il nuovo album d’inediti
di Marco Masini.
A tre anni dall’uscita di L’Italia... e altre storie, il cantautore
fiorentino torna con 12 brani nuovi incentrati sul tema dell’amore
visto nelle sue varie sfaccettature: non più un amore disperato, ma
un fiore che devi curare (Quello che adesso non so), il sentimento
di un distacco da dire a bassa voce perché ormai non fa più male
(Non ti amo più), un qualcosa che “pensavi non ti capitasse più” e
improvvisamente ti riaccende la vita (L’amore si ricorda di te).
Fa da contrappunto la ricerca consapevole e matura della felicità intesa non come destino che
cade dall’alto, ma come un farsi da sé: “c’è sempre un bivio, una scelta che spetta solo a te”
(Fino all’ultimo minuto), anche se “è un treno questa vita, ci sali su però non sai la meta”, ma la
felicità “non s’impara in mille anni”, è un profumo proustiano del ricordo teso verso il futuro
(Angela e la felicità).
Non mancano riferimenti autobiografici come in Marco come me: il Marco uomo vede il Marco
artista in una sorta di sdoppiamento analizzato con razionale lucidità, firma e leitmotiv di tutto
l’album.
L’uscita del CD è stata anticipata dal singolo “Non ti amo più” in rotazione radiofonica dal 5
ottobre 2011: Niente d’importante è il manifesto di un sentire maturo del cantautore fiorentino
che, superati i momenti di rabbia mista a eccessi giovanili e istintivi, lascia spazio a un
coraggioso equilibrio raggiunto con sacrificio e duro lavoro su se stesso. Un’amicizia
trasformatasi in amore non corrisposto trova sfogo in un dialogo iniziale con un pianoforte solo
che sembra essere la voce dell’anima ferita. Un’anima che cerca di darsi spiegazioni in
un’ascesa vocale quasi febbrile resa più intensa dal timbro graffiante di Masini. Viene allora da
chiedersi se “la febbre lieve che poi passa da sé” non sia in realtà l’eterna reazione di tutti noi
ad ogni ossessione d’amore.
L’Album “Niente d’importante” è prodotto da Joe&Joe e Sounds Of Life Records e distribuito da
Edel International.
Sounds Of Life Records 2011

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MARCO MASINI
Niente d’importante
il nuovo album di inediti
Esce in ottobre 2011 Niente d’importante, il nuovo album d’inediti
di Marco Masini.
A tre anni dall’uscita di L’Italia... e altre storie, il cantautore
fiorentino torna con 12 brani nuovi incentrati sul tema dell’amore
visto nelle sue varie sfaccettature: non più un amore disperato, ma
un fiore che devi curare (Quello che adesso non so), il sentimento
di un distacco da dire a bassa voce perché ormai non fa più male
(Non ti amo più), un qualcosa che “pensavi non ti capitasse più” e
improvvisamente ti riaccende la vita (L’amore si ricorda di te).
Fa da contrappunto la ricerca consapevole e matura della felicità intesa non come destino che
cade dall’alto, ma come un farsi da sé: “c’è sempre un bivio, una scelta che spetta solo a te”
(Fino all’ultimo minuto), anche se “è un treno questa vita, ci sali su però non sai la meta”, ma la
felicità “non s’impara in mille anni”, è un profumo proustiano del ricordo teso verso il futuro
(Angela e la felicità).
Non mancano riferimenti autobiografici come in Marco come me: il Marco uomo vede il Marco
artista in una sorta di sdoppiamento analizzato con razionale lucidità, firma e leitmotiv di tutto
l’album.
L’uscita del CD è stata anticipata dal singolo “Non ti amo più” in rotazione radiofonica dal 5
ottobre 2011: Niente d’importante è il manifesto di un sentire maturo del cantautore fiorentino
che, superati i momenti di rabbia mista a eccessi giovanili e istintivi, lascia spazio a un
coraggioso equilibrio raggiunto con sacrificio e duro lavoro su se stesso. Un’amicizia
trasformatasi in amore non corrisposto trova sfogo in un dialogo iniziale con un pianoforte solo
che sembra essere la voce dell’anima ferita. Un’anima che cerca di darsi spiegazioni in
un’ascesa vocale quasi febbrile resa più intensa dal timbro graffiante di Masini. Viene allora da
chiedersi se “la febbre lieve che poi passa da sé” non sia in realtà l’eterna reazione di tutti noi
ad ogni ossessione d’amore.
L’Album “Niente d’importante” è prodotto da Joe&Joe e Sounds Of Life Records e distribuito da
Edel International.
Sounds Of Life Records 2011
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jueves, 15 de diciembre de 2011

Cono Cinquemani cantautore siciliano‏


Cono Davide Cinquemani, più noto col nome d'arte Konon (Piazza Armerina, 5 aprile 1980), è un cantautore italiano.
Il primo esperimento musicale inizia nel 1995 nella Jazz big-band “Geosound” che lo avvicina alle sonorità tipiche di quel mondo articolato e speciale del Jazz. Insieme a 14 musicisti incomincia la prima esperienza musicale itinerante.
Nel 2007 si trasferisce a Roma, che l’artista sceglie come città “del giusto compromesso”. Nella capitale completa la formazione con Gabriella Scalise.
Incominciano le collaborazioni con “ITrePunti”, Jazz-BossaNova Cover Trio formata dal percussionista Valerio Corallini e il Chitarrista Valerio Purificato. Con il violoncellista Giuliano Bottazzi e Valerio Purificato, i “Versus” incomincia a misurarsi nella presentazione dei propri inediti. Innumerevoli appuntamenti danno conferma del chiaro interesse del genere musicale mostrando una crescente curiosità per le tematiche affrontate.
Con I “Versus” inizia un percorso che porterà Konon al primo progetto musicale-filologico , Vossìa. Nel primo progetto non racconterà la Sicilia di Verga o Pirandello, ma una terra ricca di contraddizioni più recenti. La sua Sicilia in poche parole. Da Vossìa a Variazioni in Siculish il passo è brevissimo, dalla Sicilia ai siciliani nel mondo. Con Variazioni in Siculish Konon realizza un'analisi attenta sulle evoluzioni del dialetto siciliano; una lente posata sul "Siculish", ennesima variante del dialetto stesso. 
Per ascoltare la nostra musica


Per leggere le nostre interviste

http://it-it.facebook.com/pages/Konon/147745925241901 

http://artistisiciliani.blogspot.com/2010/10/konon.html 

http://www.solomusicasiciliana.it/artisti/102-cantautori/228-konon.html 

http://www.informamenfis.com/2011/09/la-buona-musica-siciliana-i-konon.html

http://www.memagazine.it/artisti/konon

http://www.sicilianelmondoblog.com/konon-dal-jazz-ai-siciliani-nel-mondo.html

http://www.solomusicasiciliana.it/musica-di-oggi/emergenti/341-i-pistacchi-di-adele-konon-.html

http://antiwarsongs.org/artista.php?id=10143&lang=it&rif=1

http://ciccioandhismusic.wordpress.com/2011/08/08/642/

http://artistisiciliani.spazioblog.it/168702/Lola+di+Konon.html

telefono: 3465913993

domingo, 4 de diciembre de 2011

Le poesie di Oro Talesco



                                                   Dipinto di Vincenzo Carofalo


IL GRIGIO DELL'INVERNO

Nel silenzio del mio cuore

ti lascio andar via,

e sul binario

della mia fantasia

mi inventero' un treno

che mi porta lontano,

per dimenticare tutti

i momenti tristi,

per non dare piu' vita

al dolore.

A che serve piangere...

basta addestrare il cuore

all'indifferenza,

forse sorgera' il sole,

e dopo una notte

di tempesta

il cielo si colorera' ancora.

Tu non parli piu',

un buio intenso

scruta la mia anima

alla ricerca

di un riflesso di luce.

Tutto intorno a me

sembrava poesia,

anche il grigio dell'inverno

mi riempiva di colori,

sento ancora

il suono della tua voce,

tutte le promesse

i tuoi giuramenti,

Ricordo ancora la parola

Amore

PORTE CHIUSE

Adesso è il momento

di chiudere le porte

alla speranza,

affrontare un nuovo viaggio

dove le paure scivolano via,

penetrando

montagne e fiumi,

e cadranno giu'

come foglie ingiallite

su prati addormentati

nei ricordi che soffocano l'aria.

Non e' il momento di piangere,

nulla mi appartiene,

nemmeno l'azzurro del cielo

che mi faceva sognare,

sorprendeva la mia fantasia,

un gran vuoto

si è adagiato sul mio cuore,

ma poco importa.

Lascio la mia anima

respirare ancora

quella voglia insaziabile

di dolcezza,

c'e' ancora tempo

per salutare il giorno.





IL CIELO DI DICEMBRE

Nuvole grigie
coprivano il cielo,
e un freddo intenso
penetrava tra le ossa,
cercavo di scaldarmi
in un abbraccio,
volevo stringermi forte a te
fino a farti male.
Io e te' a passeggio tra le vie,
per me era tutto un bagliore
di musica e di colori,
dentro di me sentivo
il calore di una fiamma,
ascoltavamo l'eco
di una voce profonda.
Quei sapori di baci rubati
che ci addolcivano la bocca,
respiravamo l'emozione
di un amore,
un momento per me unico
e prezioso.
Coglievo tutto di te',
il tuo sorriso le tue parole,
la dolcezza del tuo sguardo,
e' stato bello
sotto il freddo cielo
di dicembre.




COME L'ACQUA CHE SCORRE

Nel sentiero
della mia anima
il tempo non e' mutato,
scorrono i sentimenti
come fili dorati
appesi tra le nubi
di un cielo limpido.
Mi lascio trasportare
tra i sogni ardenti
per non dimenticare,
e prigioniera
dei miei pensieri
ho pianto,
perche' dovrei essere
felice?
Il tempo passa,
scorre come l'acqua
che scivola lentamente
sul cuore,
acqua limpida fredda,
che ti strappa dalla radice.
Ho paura,
vorrei sentire solo
un po' di calore,
chiudero' la finestra
del destino,
nascondero' le parole,
perche' nessuno
sapra' mai ascoltare.


TRAMONTI INCANTATI
 
Tramonti incantati
che coprono l'azzurro
di un cielo sognante,
fili argentati di luce e colori
marcano la bellezza
di uno sguardo,
che si perde
nell'incantevole fascino
di quell'ultimo raggio di sole.
e la carezza del vento
che rigenera l'anima,
mi coinvolge la bellezza
della natura,
la magia di quel tramonto
mi da' gioia di vivere,
sembra tutto un sogno,
quella voglia di felicita'
di liberta'
che abbiamo dentro,
che scorre via,
come terra arida
bagnata dalle
fresche acque di un ruscello.
E nell'incanto di un tramonto
che attendo l'abbraccio
di una persona che aspetto,
una parola vorrei sentire,
quella parola che non hai
piu' paura di dire,
nella liberta' di dirmi
ti Amo
e camminare insieme
verso quel tramonto,
dove un nuovo giorno
ci abbraccera'
con un sorriso.



sábado, 3 de diciembre de 2011

littlebook​group Sicilia

 

                        "Cangiari" il Musical‏


CANGIARI
Il Musical
Cangiari è un musical scritto da Giovanna Manola con brani della band catanese Strummula,
andato in scena per la prima volta nel maggio del 2010 presso il Piccolo Teatro di Catania, allestito
dalla Compagnia Maqam diretta dalla stessa autrice e dalla coreografa Federica Feltri. Il musical
racconta una favola dei giorni nostri attraverso la quale lo spettatore viene catapultato, insieme alla
protagonista, in un viaggio nel tempo. Dalla Sicilia odierna si passa agli anni 30 e da questi
all’epoca borbonica e agli anni dei Vespri siciliani, sino ad arrivare alla dominazione araba
dell’anno 1000. I brani di Strummula, che ormai da più di 20 anni raccoglie le tradizioni popolari e
musicali, passate e presenti, in una serie di canzoni in lingua dialettale scritte in particolare da
Domenico Aiola e Franco Giuffrida, sono stati arrangiati per la scena da Antonio Indelicato.

ARGOMENTO

Federica, giovane studentessa dell’Accademia di Belle Arti, lamenta la sua frustrazione per questa regione, la Sicilia, che non offre sbocchi alle nuove generazioni ed incontra nel collega Ibrahim, extracomunitario già laureato nel suo paese, le stesse incertezze, la stessa rabbia e le stesse motivazioni che le fanno desiderare di andare via dalla sua terra.
Tuttavia, durante una visita ad un antico palazzo insieme alla sua classe, Federica vivrà un’avventura fantastica, fra sogno e realtà, che le farà ridimensionare le sue posizioni.
Rimasta chiusa per errore all’interno dell’inquietante palazzo, ad ogni rintocco del grande orologio
della sala, Federica verrà trasportata indietro nel tempo: si ritroverà alla festa di Tony, figlio del
boss mafioso Don Vito, negli anni 30; attraverso uno specchio verrà catapultata in un valzer del
periodo borbonico, classe già in declino dopo le rivoluzioni che porteranno all’unificazione d’Italia;
si risveglierà sul finire del 1200 in mezzo ad un gruppo di popolani ubriaconi che le racconteranno
ciò che sta accadendo con i Vespri ed infine il “maledetto” orologio la riporterà nel X secolo,
durante la dominazione aghlabida, durante la quale si ritroverà moglie del giovane emiro Ibrahim.
La ragazza scoprirà la sua storia, la storia della sua terra e del suo popolo e guarderà ad essa con
occhi nuovi, raggiungendo la consapevolezza che quando esisteva la tolleranza ed il rispetto
reciproco, si viveva in armonia e prosperità. E forse è questo ciò che vorrà tentare di fare in prima
persona: mantenere la speranza di “cangiari” le cose negative attraverso l’unico grande principio del
rispetto per la libertà delle proprie scelte, il rispetto per le donne, il rispetto per le tradizioni e la
cultura di un popolo.


La band STRUMMULA nasce nel quartiere della Civita a Catania
nell’aprile del 1980 e da allora comincia a raccogliere ciò che resta del
patrimonio tradizionale e popolare tramandato dagli anziani. La sua
attenzione si sposta poi anche sulle raccolte di ricercatori isolani come
Corrado Avolio, Antonino Uccello e Giuseppe Pitrè. Nasce così un
repertorio fatto di melodie originali costruite su quanto raccolto da
manoscritti, voci e racconti, insieme ad una serie di brani inediti che man
mano vengono prodotti per raccontare il presente dell’isola. E così dai
testi tradizionali come “Lu vespru sicilianu” si passa a brani come “Venunu di luntanu” sul tema
dell’immigrazione.
All’interno del musical i brani trovano un loro posto ad hoc, inseriti in un contesto scenico che ne
evidenzia i contenuti ed esalta la bellezza musicale.


POSSIBILI ATTIVITÀ LEGATE ALL’OPERA
I brani all’interno del musical
Il musical si apre con un brano intitolato Canciari nenti. Ecco una frase emblematica da cui
trae il titolo la canzone: “Canciari tuttu ppi nun canciari nenti”. Se tradotta in italiano, ci
riconduce alla famosa frase che Tomasi di Lampedusa, nel suo romanzo Il Gattopardo , fa
pronunciare a Tancredi, resa più esplicita dall’altra famosa citazione “se vogliamo che tutto
rimanga com’è, è necessario che tutto cambi”. Tale realtà politica si riferiva all’aria di
rinnovamento che accompagnava l’annessione del regno borbonico all’Italia nascente, ma
già evidentemente corrotta. Se dovessi attualizzare questa frase, quali spunti di riflessione
sorgono rispetto all’attuale situazione sociale e politica? Il brano in apertura ne offre diversi
come la mafia e la resistenza a questa del popolo siciliano.
Quando Federica si ritrova a doversi inventare una canzone per salvarsi dal boss Don Vito,
cerca nel cassetto dei ricordi dei vecchi detti popolari che le ripeteva la nonna e ne viene
fuori il brano intitolato Su non cantu moru nel quale appaiono antichi modi di dire che
racchiudono perle di saggezza popolare come per esempio “Cu casca ‘mpuvirtà perdi lu
nomu, non si viri taliatu di nisciunu”. Conosci qualche detto popolare o qualche antico
modo di dire in dialetto ascoltato da persone più anziane?
Ritrovatasi nel gruppo dei grotteschi popolani alla fine del 1200, Federica ascolta il racconto
di ciò che furono le rivolte del popolo siciliano contro gli Angioini mentre si auspicavano
l’intervento di Pietro d’Aragona, la cui consorte Costanza, discendente del grande
imperatore Federico II, riportava alla memoria lo splendore del regno svevo. I popolani
cantano Lu vespru siciliano, il cui testo è tradizionale e proviene da una raccolta del Pitrè.
E lu francisi cu la so putenza ‘nda la Sicilia facìa malacrianza”, così inizia il racconto che
viene dalla bocca del popolo. Ascoltando il brano, quale punto di vista emerge in merito alla
dominazione angioina che lo stesso Dante nel Paradiso indicò come Mala Segnoria?
Alcuni brani del musical offrono spunti di riflessione su problematiche presenti che, come
sempre accade, si relazionano con eventi già avvenuti nel nostro passato e che si
ripropongono in forme diverse oggigiorno. Fra queste indichiamo il tema
dell’immigrazione/emigrazione in Venunu di luntanu, il tema delle guerre provocate dagli
estremismi religiosi in Circannu a strata ed ancora il brano di chiusura Semu siciliani che
raccoglie in un sound rock accattivante il cuore della sicilianità: la commistione tra culture
diverse, eredità delle molteplici dominazioni. Così la tolleranza ed il rispetto nascono grazie
alla conoscenza della propria storia e dalla consapevolezza di essere un unico calderone di
tradizioni e culture. Rifletti sui temi trattati dai brani in relazione al seguente ritornello tratto
dall’ultima canzone citata:“E allura chi putemu fari, semu tucchi, semu greci, ‘n pugnu
d’africani, di francisi e di spagnoli, semu siciliani!”
Il testo drammaturgico del musical
Il linguaggio del testo drammaturgico riassume le tendenze delle presenti generazioni legate ai


mezzi di comunicazione di massa, come la TV, Facebook ed i cellulari, combinati con linguaggi più
tradizionali, antichi modi di dire e citazioni dialettali, contrasti risalenti al passato della nostra isola.
Facciamo un viaggio di scoperta nel testo dell’opera!
Riscopriamo la musicalità del nostro dialetto in un antico contrasto tradizionale inserito
nella scena tra i due popolani dei Vespri che si scherniscono con battute che nascondono
l’eterno tema di amore e odio. Prova a leggere il contrasto e tenta di analizzare tanto il
contenuto linguistico che tematico.
Alta ci siti vui e iu nun mi ni curu,
pirchì lu spezzi non si vinni cchiù a cantaru,
si vinni a unza, a unza e comu l’oru,
e vui nun siti figghia di quarchi nutaru,
ni puramenti di nu riccu moru,
siti figghia d’un tintu sardaru,
sardaru tintu e mancu bonu.
Facci di carta nzunzata cu l’ogghiu
Ti mendi a diri ca iu vogghiu a tia,
iu nun t’amu nun ti stimu e nun ti vogghiu,
mancu si fussi oru ni vurria.
Prima ta mettiri setti misi ammoddu
e poi mortu ha passari di mia
e allura ti mannu a diri si ti vogghiu
ppi criateddu nda la casa mia.
Sempre a proposito del periodo dei Vespri, tramanda la tradizione che i siciliani, per
scoprire i francesi che si camuffavano da popolani per sfuggire alla rivolta, mostrassero loro
qualcosa chiedendo di ripeterne il nome in dialetto, cosa che loro, data la pronuncia
francese, non riuscivano a fare correttamente. Anche nel musical uno dei popolani chiede al
presunto francese di ripetere questa fatidica parola. Qual è?
Quando Federica si ritrova fra i nobili dell’epoca borbonica, sarà testimone della
conversazione di due signorotti che chiacchierano a proposito delle rivolte dei contadini
guidati da un gruppo di rivoluzionari riferendosi altresì ai precedenti moti del 1820. In che
periodo storico ci ritroviamo e cosa avverrà nel giro di qualche decennio nella nostra
nazione? Che valore ha una costituzione in tal senso?
La dominazione araba, secondo molti storici fra i quali Amari, portò in Sicilia un rinnovato
splendore artistico, culturale ed economico intorno al IX-X secolo. La figura realmente
esistita dell’emiro Ibrahim, giovane che aveva ricevuto un’educazione tanto militare che
umanistica, recita un componimento. Qual è il tema universale racchiuso in esso? Quali altri
poeti hanno trattato questo tema?
Cieco! Questa terra, questo cielo, queste stelle sono irrilevanti,
Lascia tutto ed accontenta la tua gioia!
Da questo spazio che ritornando viene costruito e distrutto,
É solo un respiro che prenderai, un respiro irrilevante.
Testo di presentazione ed attività didattiche a cura dell’autrice, Prof.ssa Giovanna Manola.

LE MUSICHE

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