domingo, 20 de septiembre de 2020

A MONTESILVANO LA TARGA UNIVERSUM DONNA A SUOR MYRIAM CASTELLI - La consegna nell’ambito del Premio internazionale Alexander 2020

 




 


20 settembre 2020


A MONTESILVANO LA TARGA UNIVERSUM DONNA A SUOR MYRIAM CASTELLI

La consegna del riconoscimento nell’ambito del Premio internazionale Alexander 2020


di Goffredo Palmerini



L’AQUILA – Si è svolta sabato 19 settembre pomeriggio, presso l’Hotel Promenade a Montesilvano (Pescara), la cerimonia di consegna dei riconoscimenti agli insigniti del Premio internazionale Alexander 2020, manifestazione promossa dalla Universum Academy Switzerland, Organizzazione non governativa (ONG) d’ispirazione cristiana che nei suoi fini statutari promuove la cultura, la storia e le tradizioni dei Popoli. Particolari missioni dell’Organizzazione sono l’affermazione e la condivisione di valori, il rispetto della vita e della famiglia, la Pace fra tutti i Popoli, la promozione dei diritti umani, la giustizia e la solidarietà. L’Universum Academy è stata costituita nel 1990 in Svizzera, dove ha sede istituzionale, mentre la sede operativa è in Abruzzo, a Pescara. L’Universum Academy, iscritta nel Registro delle Associazioni presso le Nazioni Unite, ha carattere sovranazionale ed ha delegazioni in molti Paesi del mondo. Organo di diretta emanazione dell’Academy è l’International University of Peace. Rappresentante legale dell’Universum Academy è il Presidente Federale.


Proprio il Presidente Federale dr. Valerio Giovanni Ruberto, alle 17 in punto, ha aperto i lavori, tenuti nel rigoroso rispetto delle disposizioni di sicurezza anti Covid-19. Tali misure hanno necessariamente costretto a limitare le presenze all’evento, che negli anni scorsi ha sempre richiamato un pubblico assai numeroso. Intenso e fortemente significativo l’intervento del Presidente Ruberto. E’ seguita quindi la cerimonia di nomina dei nuovi Ambasciatori agli Stati Universum: Eva Hribernik per la Slovenia, Antonella De Laurentiis per la Grecia, Veronica Del Carmen Bossio per la Colombia, che rappresenteranno l’Universum Academy nel proprio Stato.


Un intermezzo musicale ha preparato l’atmosfera per la cerimonia di consegna del Premio Alexander. Ciascun insignito è stato illustrato con una sintetica nota per i propri meriti in campo culturale, professionale, umanitario e musicale. Queste le insigni Personalità premiate per l’anno 2020, tutte di riconosciuto prestigio e, nel loro campo, veri punti di riferimento anche per i valori etici che esprimono. Una preziosa Targa e una Pergamena indicano le motivazioni alla base del conferimento del prestigioso Premio. Nell’ordine hanno ricevuto il riconoscimento Sergio Valgoi, Presidente dell’Associazione Umanitaria “Irffcon” di Villa di Tirano, che da anni si occupa di adozioni a distanza in Moldavia; Ornella Mariani, giornalista e feconda scrittrice, ricercatrice storica; Rita Di Tizio, fisarmonicista nella top ten mondiale. Prevista dal programma anche la premiazione di Suor Donatella Cappello, Superiora Generale delle Suore Carmelitane Missionarie di S. Teresa del Bambino Gesù, Congregazione con missioni in Africa, Asia, Americhe ed Europa, e di Zoya Astapenka, cantante lirica della Bielorussia, che non avendo potuto essere presenti, riceveranno il riconoscimento in occasione di una prossima manifestazione ufficiale dell’Universum Academy. Ospite di riguardo il dr. Alessandro Manini, Presidente dell’International Emergency Management Organization (IEMO), Organizzazione intergovernativa registrata presso il Segretariato delle Nazioni Unite.


A completare l’emozionante cerimonia di premiazione l’atto di consegna a Suor Myriam Castelli, da parte del Presidente Federale dr. Valerio Giovanni Ruberto e del dr. Alessandro Manini, della Targa Universum Donna, riconoscimento conferitole nel 2019 ma che l’insignita non aveva avuto possibilità di ricevere a causa dei suoi inderogabili impegni in RAI. Molto dense di sensibilità e di ammirazione le parole che il Presidente Ruberto le ha rivolto consegnandole la Targa e la Pergamena, dopo che era stata illustrata la biografia ed erano state proclamate le motivazioni del conferimento del Premio “Quale riconoscimento per il suo lodevole ed instancabile impegno in campo culturale, sociale ed umanitario inteso all’esaltazione dei valori dell’amore, della solidarietà e della fratellanza fra le genti. Lugano, 20 ottobre 2019”. Consegnato inoltre a Suor Myriam Castelli l’atto di nomina ad “Accademico onorario”, conferitole dal Senato Accademico dell’International University of Peace.


Particolarmente rilevante la biografia di Suor Myriam Castelli. D’origine veneta – è nata a Soave, in provincia di Verona – Suor Myriam è un volto noto in tutto il mondo tra gli italiani emigrati o che per varie ragioni vivono temporaneamente all’estero, per essere da oltre venti anni conduttrice televisiva – e autrice – del programma di RAI Italia “Cristianità”, trasmesso in quattro continenti, eccetto l’Europa. Suor Myriam al suo attivo vanta ben 38 anni di esperienza giornalistica. Una laurea in Lettere e Filosofia con 110 e lode presso l’Università Cattolica di Milano, con corsi post laurea in Comunicazione presso lo stesso ateneo, un Diploma in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense, un Diploma in Lingua e Letteratura Spagnola presso la Pontificia Università Comillas di Madrid, questo il corposo bagaglio formativo di Suor Myriam, che appartiene alla Congregazione delle Figlie di San Paolo (le Paoline).


Proprio per la sua particolare attitudine alla comunicazione, Suor Myriam ha esercitato la professione giornalistica in varie nazioni e città, ricoprendo diverse mansioni di rilievo: a Madrid, in Spagna, come responsabile della Produzione Audiovisivi delle Edizioni Paoline in lingua spagnola. Negli stessi anni, per rispondere alle esigenze di produzione, è vissuta in alcune città spagnole (Barcellona, Valencia, Valladolid, Siviglia); poi a Caracas, in Venezuela, come co-direttore d’una rivista giovanile diventata poi “Famiglia Cristiana” nell’edizione latino-americana in lingua spagnola. Nello stesso periodo ha visitato quasi tutti i Paesi sudamericani per la promozione della rivista e per la creazione e l’animazione di gruppi culturali; quindi a Milano e a Torino, come Capo Ufficio Stampa delle Edizioni Paoline, partecipando alle Fiere internazionali del Libro, quale responsabile della compravendita dei diritti d’autore. Suor Myriam, quando dall’estero rientrò in Italia, fondò e diresse uno dei primi Uffici Stampa a servizio delle Diocesi, all’Arcidiocesi di Bologna allora guidata dal Cardinale Giacomo Biffi.


Esperta in Comunicazioni, svolge conferenze e corsi di formazione nei vari centri culturali, movimenti ecclesiali e movimenti femminili, e partecipa come ospite a programmi di approfondimento di RAI UNO e altre Tv nazionali. Ma veniamo ora a descrivere la pluriennale esperienza in RAI di Suor Myriam Castelli, dove da venticinque anni lavora come giornalista. E’ ideatrice, autrice e conduttrice del programma televisivo “CRISTIANITÀ” di RAI Italia (prima Rai International, poi Rai World), che da vent’anni tutte le domeniche e nei giorni festivi viene trasmesso in diretta dagli studi di Saxa Rubra. Il programma, della durata di oltre due ore, destinato agli italiani nel mondo e trasmesso in quattro continenti, comprende la conversazione in studio con ospiti prescelti, il commento alla S. Messa e all’Angelus del Papa, interviste, documenti, servizi e la cronaca delle attività settimanali del Santo Padre.


Per la RAI ha ideato, ed è stata autrice, dei seguenti programmi televisivi: “Viaggio nei luoghi del sacro”, 24 mete religiose (12 in Italia e 12 all’estero), in onda nell’anno Duemila su RAI TRE; Il colore dei santi”, 365 puntate di 3-4 minuti per ogni giorno dell’anno, con il racconto del santo del giorno, in onda su RAI UNO; “Parola di Karol”, venti puntate di circa dieci minuti per illustrare altrettante parole significative del Magistero di Giovanni Paolo II. Ha inoltre lavorato a RAI UNO al programma televisivo “UnoMattina Estate” proponendo una striscia settimanale di contenuto culturale e religioso sul Papa e i Papi. In preparazione e durante il Giubileo del Duemila, lavorò per alcuni anni anche a RADIOUNO, con schede e servizi di cronaca e cultura religiosa. Volto familiare, infine, anche per i telespettatori della Rete cattolica TELEPACE, attraverso il programma quotidiano Il volto dei Santi, 365 racconti di circa dieci minuti sulla storia dei Santi di tutto l’anno.


Come giornalista Suor Myriam ha ricevuto una quarantina di premi, tra i quali il Premio Giornalistico Nazionale “Buone notizie” dell’Unione Cattolica Stampa Italiana, ricevuto insieme a Enzo Biagi, e il Premio “Unesco” a Forlì. Tra i premi internazionali si segnalano quello della “Fundacion Amor” di Buenos Aires (Argentina), per la migliore conduttrice televisiva, il premio conferito dalla Comunità Italiana di Sydney (Australia), per il miglior programma di Rai International e il premio “Nuovi orizzonti” dell’Associazione “Ieri oggi domani” del New Jersey (Stati Uniti) per il servizio di “Cristianità” alla comunità italo-americana. Significativo il premio “Meeting del mare” dell’ACS (Associazione Centro Spettacolo) per “un mare di…fede” e il premio “Sentinelle del creato” dell’Associazione Greenaccord per la salvaguardia del creato.


Diverse le pubblicazioni di Suor Myriam Castelli, tra le quali: “Le parole-chiave del Giubileo”, “L’Angelo di Calcutta, Madre Teresa” con dvd, “Santi di tutto l’anno”, per le Edizioni Paoline; “Il Dio della gioia” (Ed. Lateran University Press); “L’ultimo viaggio, Giovanni Paolo II a Loreto” (Ed. Lauretana); “I mezzi di comunicazione sociale: al bivio tra protagonismo e servizio”, “Il cuore di un Vescovo” per le Edizioni Sanpaolo); “Mass media e relativismo”, “Il Santo Padre Giovanni Paolo II” per la Libreria Editrice Vaticana; “Angeli e mistiche” (Sugarco Editrice), “Il buongiorno di Dio” (Ed. Intermedia). Nel 2018 Suor Myriam Castelli ha ricevuto dal Capo dello Stato Sergio Mattarella l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.



 


 
 

viernes, 18 de septiembre de 2020

Comunicato Stampa Esce La vena verde di Alessio Arena liberamente ispirato alle lettere di Maria Antonietta Portolano Pirandello

 

 

COMUNICATO STAMPA

La vena verde di Alessio Arena

(I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

Liberamente ispirato alle lettere di Maria Antonietta Portolano Pirandello

Postfazione di Fabrizio Catalano



Esce per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno La vena verde di Alessio Arena, confermando ancora una volta la vocazione della casa editrice salentina nell’individuare le eccellenze giovani del panorama culturale italiano. Il volume pubblicato è stato voluto e selezionato per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno dalla scrittrice e poetessa Chiara Evangelista. Cura grafica Giuseppe Mauro.

Dichiara l’Autore: “- La vena verde - è un atto d’amore: un amore mancato, sofferto, fragile, contraddittorio, ma comunque amore. La storia è inventata dal sottoscritto, ma, nonostante questo, è più vera del reale. Ho cercato di raccontare, almeno in parte, la disperazione, la rabbia, le nostalgie e le passioni contraddittorie di una delle tante donne che sono state prigioniere di una casa di cura e di custodia. La mia protagonista esprime inoltre un mondo interiore che sintetizza le esperienze e i sogni di tante donne che, oggi come ieri, lottano per affermare la propria indipendenza in contesti sociali esclusivi, bigotti e sterili. Attraverso la sua voce, ho voluto soprattutto trasmettere l’urlo dei diversi di ogni genere, epoca e luogo che sempre sono stati strategicamente relegati ai margini delle società dai potenti di turno.”

E come non riconoscere nell’io narrante del monologo di Alessio Arena una sconnessa sfida alle istituzioni? Portatrice di ricchezza il cui ruolo all’interno del tessuto sociale viene squinternato in un istante, donna sgretolata dal dubbio, moglie carica di desiderio, e che desiderio suscitava, rosa dal tarlo del matrimonio d’interesse, madre gelosa della figlia: nella donna coesistono e cozzano così tante pulsioni e pressioni da rendere ineludibile il verdetto. Al termine della parabola, una psiche così impreparata e così sollecitata non può che cedere alla devastazione. Supponendo di scrutarla attraverso poche fotografie sbiadite, la protagonista ci scruta e ci accusa. Vittima dell’aridità, se non della crudeltà, del marito? Scomoda denuncia delle debolezze, a tratti financo dello squallore, dell’uomo? Prodotto di una delle regioni più arretrate e più logoranti d’Italia? Creatura che si reputava protetta da una barriera di incontestabili parametri ridicolizzati dalla vita cittadina, dal successo del consorte scrittore, dal fato? Purtroppo per la donna, sarebbe lecito rispondere affermativamente ad ognuna di queste domande. Una donna semplice, disarmata, si trasformerà in ispiratrice e specchio di un’epopea, in protagonista del viaggio più periglioso: quello dell’essere umano dentro se stesso. Soltanto i matti, svincolati dal concetto di opportuno, sono davvero liberi. Ma, per chi non è riuscito a emanciparsi, per chi non ha sciolto le briglie della repressione, questa libertà è intollerabile. (Dalla postfazione di Fabrizio Catalano)



Alessio Arena è nato a Palermo il 12 ottobre 1996. Nel 2018 si è laureato in Lettere con lode presso l’Università degli Studi di Palermo. Nel 2020, in anticipo di un anno accademico, ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze storiche con lode presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Dal 2018 conduce «La biblioteca di Babele», rubrica di lingua e cultura italiana trasmessa dalla Radio Nazionale argentina. Dal 2018 è collaboratore della sezione «lingua italiana» di Treccani. Dallo stesso anno è Ambasciatore del C. P. per il Club per l’Unesco di Matera attraverso il progetto «Distributori di Poesia». Dal 2019 è cultore di storia del costume presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Dal 2020 è cultore di letteratura e filosofia del teatro, di storia dello spettacolo e di storia del cinema e del video presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale tra cui nel 2016 il I Premio Internazionale «Salvatore Quasimodo», nel 2018 il Premio «Virgilio Giordano» e il Premio «Italia Giovane» a Roma, nel 2019 il Premio Internazionale della World Poetry Conference in India e nel 2020 il Premio «Costa Normanna» della Fondazione Maison France-Italie. È, inoltre, curatore della collana di poesia contemporanea “Metro” per la casa editrice Edity. Ha pubblicato in numerose riviste e antologie poesie e articoli scientifici e divulgativi di argomento letterario, artistico, teatrale, linguistico e storico. Ha pubblicato, fino ad oggi, nove libri, tra cui cinque raccolte di poesie e due saggi. Alcune sue opere sono state tradotte in spagnolo e in arabo. Nel 2014 ha curato la raccolta di poesie scritte da Nino Quaranta, intitolata «Poesie rustiche». Nel 2015 ha pubblicato la raccolta «Discorsi da caffè». Nel 2016 ha pubblicato la raccolta «Cassetti in disordine» (Mohicani Edizioni) e la raccolta «Lettere dal Terzo Millennio» (Mohicani Edizioni). Nel 2017 pubblica la raccolta «Campi aperti» (Edizioni Ex Libris). Nel 2018 pubblica il saggio «Il mondo a ribaltone. Il teatro nel gesto di Dario Fo» (Edizioni Ex Libris). Nel 2019 pubblica la raccolta «Il cielo in due» (Edizioni Ex Libris). Nello stesso anno pubblica, con Elisa Iacovo, il libro-intervista «L’importante è che non diventi un’abitudine» (Anscarichae Domus). Nel 2020 pubblica il saggio «Nero accidentale» (Palermo University Press).



In copertina

Opera di Mattia Pirandello

Correzione di bozze e interventi di critica: Andrea Emanuele



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